Zes Adriatica, burocrazia più veloce per gli investimenti
L’ing. Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera ItalAfrica, spiega che snellire le procedure per gli investimenti nelle Zes è possibile.
L’autorizzazione unica concessa dal commissario della ZES Adriatica Guaragnolo in soli sei giorni ad un investimento di 32 milioni di euro da realizzare a Molfetta per realizzare un Polo Logistico con 600 addetti dimostra che è possibile snellire tempi e procedure come abbiamo sollecitato e proposto con documenti del nostro Gruppo di lavoro.
Lo sostiene l’ing. Alfredo Carmine Cestari (www.alfredocestari.it) presidente della Camera ItalAfrica che attraverso proprie società specializzate in Italia e all’estero, da tempo sta lavorando per l’ incremento della competitività delle imprese, sia in maniera diretta, attraverso la consulenza e l’assistenza tecnica per il sostegno finanziario agli investimenti da attuare nelle ZES del Sud.
Più investimenti, meno burocrazia
Con la proroga al 2023 delle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali contenuta nella manovra finanziaria 2023 – aggiunge – ci sono finalmente le condizioni per sbloccare gli investimenti soprattutto se si segue il metodo utilizzato nella ZES Adriatica di ridurre al massimo ogni impatto burocratico che sinora ha impedito ogni localizzazione.
Il prossimo banco di prova è l’esame delle richieste delle due domande presentate alll’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Taranto (ZES JONICA) per attività da insediare nell’area della “Piattaforma Logistica” e per la distribuzione su scala nazionale ed internazionale di prodotti impiegati per la costruzione di acquedotti e fognature, con conseguente incremento dei traffici portuali ed avvio di attività di innovazione e ricerca per la tracciabilità dei prodotti in arrivo presso l’impianto produttivo.
PNRR e Zes
Il PNRR – sottolinea Cestari – ha finanziato con 630 milioni di euro gli investimenti nelle ZES con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico del Sud Italia, attraverso la costruzione delle infrastrutture necessarie nelle aree industriali, la creazione dei collegamenti efficienti tra le reti di trasporto nazionale e quella europea e l’avvio di lavori di urbanizzazione, industrializzazione e recupero ambientale.
Confidiamo nel Governo Meloni per superare i ritardi del passato. In proposito, l’idea della Premier Meloni perché l’Italia si faccia promotore di un ‘piano Mattei’ per l’Africa, un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane, può contare su un progetto che come Camera ItalAfrica stiamo sperimentando con buoni risultati da qualche anno e che abbiamo chiamato “Sud Polo Magnetico”, che contiene anche azioni per l’incoming turistica dall’Africa.
Noi di ItalAfrica partiamo dalle esperienze positive e consolidate negli anni delle Zes realizzate in ambito Ue ed extra Ue per indicare come rafforzare il ruolo strategico di queste aree a cominciare dalla ‘governance’. Ed è quello che siamo certi il Governo Meloni farà fare dando attuazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza puntando innanzitutto su maggiori poteri ai commissari.
Articolo tratto da www.sassilive.it