Angola

Panoramica

L’Angola, pur essendo un paese povero, è comunque, grazie alle sue risorse, tra i paesi più sviluppati dell’Africa Centrale. Il PIL è tra i più elevati della zona e nel 2014 fu pari a 145.71 miliardi di dollari USA. Anche a causa della lunga guerra civile, meno del 3% delle terre potenzialmente arabili sono attualmente coltivate. Esistono alcune piantagioni fiorenti di caffè. Da segnalare anche la pesca, che frutta annualmente circa 250.000 T. di pescato.

Le risorse minerarie principali sono i diamanti, il bitume, il sale marino, il gas naturale, i fosfati, il ferro e soprattutto il petrolio, che pesa ormai per il 40% 50% sul PIL del paese e per il 90% sulle esportazioni. Le industrie presenti, ancora in via di sviluppo, sono costituite essenzialmente da raffinerie, cementifici, zuccherifici. Nel 2001 è stata inaugurata la nuova zona industriale di Luanda.

Il settore petrolifero rappresenta la spina dorsale dell’economia del paese. L’Angola e’ il quarto produttore mondiale di diamanti, con un’estrazione totale che avrebbe raggiunto 10 milioni di carati nel 2008, destinata ad aumentare fino a 15 milioni di carati nei prossimi anni.

Geografia

L’Angola è un paese della costa occidentale dell’Africa centro-meridionale, la sua capitale è Luanda. È il settimo paese più grande in Africa, confinante con la Namibia a Sud, la Repubblica Democratica del Congo a Nord, lo Zambia a Est e l’Oceano Atlantico a Ovest.

Trasporti

Il trasporto in Angola si divide in tre sistemi ferroviari per un totale di 2.761 km, 76.626 km di autostrada, 1.295km di vie navigabili internamente , otto grandi porti marittimi e 243 aeroporti. Il trasporto è un aspetto importante in Angola essendo, il Paese, posizionato strategicamente e considerato come un centro logistico regionale.

Investire in Angola

Opportunità commerciali per le imprese italiane

Le autorità angolane intendono incrementare gli investimenti in tre gruppi principali di settori:

• agroindustria, pesca, produzione di carne, prodotti per l’igiene e per la casa, tessile, abbigliamento, materiali da costruzione, tipografie, fertilizzanti, industrie del legno (inclusa la carta), pneumatici, lavorazione dei minerali, acciaio, metallurgia ed industria meccanica;
• produzione del metallo e raffinazione dei minerali;
• materiali da costruzione, incluso il vetro, apparecchi sanitari, tubi e confezioni.
Gli investitori italiani hanno a disposizione un importante strumento di tutela (l’Accordo bilaterale sulla promozione e protezione degli investimenti firmato nel 2002), che può contribuire ad attivare una più intensa attività di internazionalizzazione sul mercato angolano.

L’intensa attività di esplorazione petrolifera e diamantifera, coniugata all’ampio spettro di risorse naturali ancora non pienamente sfruttate, rendono l’Angola un interessante obiettivo per programmi di cooperazione commerciale e industriale. Inoltre il recente lancio da parte del governo di Luanda del satellite Angosat, finalizzato alle telecomunicazioni veloci, offre opportunità di collaborazione nel settore delle telecomunicazioni.

Potenziale terre arabili ancora da sfruttare
97%
Ruolo diamanti e petrolio nell'economia angolana
60%
Crescita PIL 2001-2010
11.1%

Industria e risorse estrattive

Le industrie presenti sono costituite da raffinerie, cementifici, zuccherifici.
L'Angola è un paese ricchissimo di risorse naturali: giacimenti petroliferi, diamanti, oro, ferro, manganese, rame, fosfati, uranio.
La produzione petrolifera e’ in continuo aumento, grazie allo sfruttamento di nuovi giacimenti off-shore, così pure quella diamantifera grazie alle vaste risorse provenienti dalle miniere di kimberlite. Il settore manifatturiero sta beneficiando del favorevole clima economico e della rapida crescita del settore delle costruzioni, associata al processo di sviluppo infrastrutturale. Il rientro delle popolazioni trasmigrate a causa della guerra civile ha favorito l’emergere di forti tassi di crescita del prodotto agricolo. L’aumento delle entrate pubbliche ha creato le condizioni per una consistente espansione della spesa assicurando, al contempo, la registrazione di sensibili surplus.

Agricoltura

L’agricoltura rappresenta un settore strategico per gli investimenti. Inoltre e’ promossa la produzione di bio-carburanti, allo scopo di creare almeno un milione di nuovi posti di lavoro e l’edilizia popolare per la costruzione di un milione di case nei prossimi 4 anni. Quest’ultimo programma ha ricevuto molta attenzione da partner stranieri (Cina, Portogallo, USA, Spagna, Corea) che con apposite linee di credito hanno espresso l’intenzione di appoggiarlo. Nel mese di aprile 2009 è stata annunciata la costituzione di un Fondo di Sviluppo per garantire il credito per la costruzione di abitazioni delle fasce meno abbienti della popolazione.
L'Angola è un paese agricolo con molto potenzialmente, grazie ai suoi terreni fertili, il clima favorevole e circa 57,4 milioni di ettari di terreni agricoli, con oltre 5 milioni di terreni arabili. Le materie prime agricole prodotte includono manioca, banane, patate, mais, patate dolci, agrumi e ananas.

Turismo

L'industria del turismo in Angola si basa sull'ambiente naturale del paese, compresi i suoi fiumi, cascate, coste e soprattutto i suoi parchi nazionali.

Settore amministrativo e bancario

Negli ultimi anni, l’Angola sta compiendo notevoli progressi nel processo di ricostruzione e di trasformazione del proprio tessuto politico, economico e sociale e nell’attuazione di politiche di stabilizzazione macroeconomica e di riforma strutturale. Fortemente in espansione è infine il settore bancario, caratterizzato dalla presenza di tre grandi istituti di credito nazionali che hanno contribuito a finanziare la rapida trasformazione dell'economia.

Il paese

ll nome del paese deriva dal termine Ngola, attributo di rispetto dei sovrani Ndongo corrispondente all’italiano “maestà”. I portoghesi diedero questo nome ufficiale al paese nel XVI secolo proprio in onore di quei sovrani, loro fedeli alleati.
Nome completo: Repubblica dell'Angola
Nome ufficiale: República de Angola
Lingue ufficiali: Portoghese
Capitale: Luanda
Superficie totale: 1.246.700 km² (23º)
% delle acque: trascurabile
Popolazione totale: 29.443.059 ab. (2019)
Densità: 23,6 ab./km²
Tasso di crescita: 2,784% (2012)
Nome degli abitanti: Angolani
Valuta: Kwanza angolano
Codici ISO 3166: AO, AGO, 024
Prefisso tel.: +244
Sigla autom.: ANG
Inno nazionale: Angola Avante!
Festa nazionale: 11 novembre

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Informazioni importanti

Il paese, nella fase di ricostruzione post-bellica, presenta un notevole fabbisogno di investimenti. Le nuove leggi in proposito (Legge 11 del 2003 e Legge 17 del 2003 Una nuova legge sugli investimenti privati è stata approvata nel giugno 2018, che riduce il requisito del capitale minimo, facilita il rimpatrio del capitale ed elimina il requisito che gli investitori locali abbiano una partecipazione del 35%, inoltre fissano i parametri di base e stabiliscono i benefici e gli obblighi associati agli investimenti esteri. Esse si propongono di incoraggiare gli investimenti nazionali e stranieri, concedendo all’investitore estero un trattamento non discriminatorio, offrendo incentivi fiscali e doganali, semplificando le relative procedure amministrative.

Gli investimenti nel settore petrolifero, diamantifero e finanziario restano fuori dal campo di applicazione della norma, essendo regolati da leggi specifiche.
Sono da intendersi esclusi, nonostante la nuova legge non ne faccia esplicita menzione, anche i settori della difesa, dell’attivitá bancaria, delle assicurazioni, dell’amministrazione dei porti e degli aeroporti ed altri settori considerati di esclusiva competenza dello Stato.

L’Agenzia Nazionale per l’Investimento Privato (ANIP) è l’ente di supervisione e di regolamentazione dell’attività di investimento privato in Angola, incaricato di emettere le relative licenze. In particolare, esistono due regimi di autorizzazione: il regime della “dichiarazione preventiva” per progetti fino ad un limite di 5 milioni di dollari, in cui l’ANIP possiede la titolarità dell’approvazione del progetto e può emettere una decisione entro 15 giorni dalla presentazione dello stesso; un “regime contrattuale”, per progetti superiori ai 5 milioni di dollari, in cui è il Consiglio dei Ministri delegato alla relativa approvazione, su raccomandazione dell’ANIP, entro 30 giorni dalla presentazione. Agli investitori privati vengono garantiti numerosi privilegi doganali e fiscali, determinati in relazione alla priorità dei settori economici per lo sviluppo del paese e differenziati a seconda della localizzazione dell’attività economica nell’ambito di tre zone prioritarie (A, B e C) che godranno rispettivamente di incentivi fiscali per i prossimi 8, 12 e 15 anni. Inoltre sono previste esenzioni d’imposta industriale.

Gli incentivi del governo sono influenzati anche dall’accordo con la provincia in cui viene realizzato l’investimento. Gli investitori sono esenti dal pagamento dell’imposta sulla destinazione dei capitali per un periodo di 15 anni se investiranno nelle province di Huambo, Bié, Moxico, Kuando Kubango, Cunene, Namibie, Malanje e R.D.C.

Gli investitori sono esenti dal pagamento dell’imposta sulla destinazione di capitale per un periodo di 12 anni, se investiranno nelle province di Kwanza-Norte, Kwanza-Sul, Bengo, Uíge, Lundas e Municípios do interior de Benguela, Cabinda e Huíla.

Gli investitori sono esenti dal pagamento dell’imposta sulla destinazione dei capitali per un periodo di 8 anni, se investiranno nelle province di Benguela, Cabinda e Huíla, Lobito.

Le autorità angolane stanno attivamente incoraggiando investimenti nell’ambito dei seguenti settori: agro-industria, prodotti della pesca e della carne, prodotti igienico-sanitari, prodotti tessili e dell’abbigliamento, materiali da costruzione (vetro, sanitari, plastica, carta e imballaggio), grafica e stampa, fertilizzanti, legno, pneumatici, produzione meccanica e metallifera e raffinazione mineraria.

Il Governo sta compiendo degli sforzi per promuovere l’industria, rafforzando le imprese e la produzione nazionale, soprattutto nell’ambito del processo di privatizzazione e della graduale apertura di alcuni settori alla concorrenza estera. Questo processo, conosciuto anche col nome di “angolanizzazione” (angolanização), è evidente nel settore petrolifero, ove il Governo cerca di facilitare la presenza degli operatori nazionali e l’impiego della forza lavoro angolana.

Dal 30/10/15 l’ANIP è stata sostituita dall’Agenzia per la promozione dell’investimento e delle esportazioni dell’Angola decreto presidenziale 184/15, la creazione dell’Apiex è destinata a rafforzare l’importanza dell’Angola quale destinazione per gli investimenti.

Nell’aprile 2005 é entrato in vigore un nuovo tariffario su dazi e dogane. Esso mira da un lato a promuovere la produzione interna scoraggiando l’importazione di materie che possono essere prodotte in Angola e dall’altro a favorire l’importazione di materie e beni non presenti nel paese ma necessari allo sviluppo interno.

Il tariffario é suddiviso in sei categorie di aliquote daziari, comprese tra il 2% (applicabile alle materie prime necessarie) sino a raggiungere il 30% (sulle automobili). Alla maggioranza dei prodotti si applica un dazio del 10%. All’onere daziario occorre aggiungere una serie ulteriore di costi: sdoganamento (2% del valore doganale della merce), imposta di consumo (dal 2% al 30% a seconda dei prodotti), imposta di bollo (0,5% del valore cif della merce), costi portuali (US$500/container 20 piedi -US$850 container 40 piedi), stallie portuali (dopo 15 giorni di grazia, quasi sempre superati). I dazi sugli articoli di vestiario sono stati ridotti dal 20% al 5% e quelli sul cemento dal 35% al 10%. Tuttavia, sono aumentati i dazi sui generi alimentari e sulle automobili usate da piú di cinque anni. E’ stata inoltre introdotta una nuova tassa sulle importazioni di beni di lusso, pari all’1% del valore.

Dal 2008 e’ entrato in vigore il nuovo regolamento doganale che vede le aliquote di alcuni importanti prodotti di base (58 categorie merceologiche) diminuire notevolmente, come il clinker (cemento) passate dal 30 al 5%, e per altri prodotti, soprattutto per le costruzioni o per impianti industriali, passate dal 40 al 20%. Detti sforzi mirano ad avvicinarsi sempre più alle norme ed agli standard internazionali, con l’obiettivo di garantire la conformitá della legislazione nazionale a quella prevista in ambito OMC, SADC, convenzioni di Kyoto ed Istanbul contribuendo a ridurre notevolmente i costi all’importazione, rendendo le procedure più semplici, trasparenti ed efficienti.
La revisione delle tariffe doganali presentata dall’Amministrazione Generale Tributaria (AGT) angolana per il 2017 propone l’aggravamento delle tasse per merci come i profumi, per impedire il contrabbando, oltre a esentare l’importazione di materie prime per il settore agricolo e tassare i veicoli in base alla cilindrata del motore.
le risorse minerali esportate senza trasformazione (minerale grezzo) sono soggette al pagamento di diritti doganali all’esportazione e di emolumenti generali doganali calcolati ai tassi del 5% e 0,1%, rispettivamente, sul valore in dogana delle merci
L’esportazione di merci importate definitivamente (merci nazionalizzate), con l’eccezione dei prodotti alimentari la cui esportazione è vietata ai sensi dell’articolo 88 degli Strumenti Preliminari della Tariffa (IPP), è soggetta a un tasso del 20% (diritti doganali) e 1% (Emolumenti generali).

L’Angola (República de Angola), è una Repubblica di tipo Presidenziale dell’Africa sud-occidentale. 

Il presidente in carica è S.E. JOÃO MANUEL GONÇALVES LOURENÇO

MINISTRI:

Vice Presidente: BORNITO DE SOUZA BALTAZAR DIOGO
Ministro di Stato per la Coordinazione Economica: Manuel Josè Nunes Junior
Ministro di Stato e Capo del Gabinetto di Sicurezza del Presidente della Repubblica: Pedro Sebastião
Ministro di Stato e Capo del Gabinetto Civile del Presidente della Repubblica: Federico Manuel Dos Santos e Silva Cardoso
Ministro della Difesa Nazionale: Salviano de Jesus Sequeira
Ministro dell’Interno: Angelo Barros da Veiga Tavares
Ministro degli Affari Esteri: Manuel Domingos Augusto
Ministro della Giustizia e dei Diritti Umani: Francisco Manuel Monteiro de Queiroz
Ministro delle Finanze: Augusto Archer de Dousa Mangueira
Ministro del Territorio e Riforma dello Stato: Adão Francisco Correia de Almeida
Ministro della Pubblica Amministrazione, Lavoro e Previdenza Sociale: Jesus Faria Maiato
Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste: Marcos Alexandre Nhunga
Ministra dell’Industria: Bernarda Gonçalves Martins Henrique Da Silva
Ministro delle Risorse Energetiche e Idriche: João Baptista Borges
Ministro delle Risorse Minerarie e del Petrolio: Diamantino Pedro Azevedo
Ministro dei Trasporti: Augusto da Silva Tomas
Ministro dell’Edilizia e dei Lavori Pubblici: Manuel Tavares de Almeida
Ministra della Pesca e del Mare: Maria Antonieta Baptista
Ministro delle Telecomunicazioni e Tecnologie dell’Informaizone: Josè Carvalho da Rocha
Ministra del Riordino del Territorio e dell’Abitazione: Ana Paula Chantre Luna de Carvalho
Ministro dell’Economia e del Piano: Pedro Luis da Fonseca
Ministra dell’Università, della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione: Maria Do Rosario Bragança Sambo
Ministra dell’Istruzione: Maria Candida Teixeira
Ministra della Sanità: Silvia Paula Valentim Lutucuta
Ministra dell’Ospitalità e del Turismo: Maria Angela Teixeira de Alva Sequeira Bragança
Ministra dell’Azione Sociale, della Famiglia e della Promozione della Donna: Victoria Francisco Correira Conceição
Ministra della Cultura: Maria da Piedade de Jesus
Ministra della Gioventù e dello Sport: Ana Paula Sacramento Neto
Ministro della Comunicazione Sociale: Anibal João de Silva Melo
Ministro degli Antichi Combattenti e Veterani della Patria: João Ernesto dos Santos “Liberdade”
Ministro del Commercio: Jofre Van- Dunem Junior
Ministra dell’Ambiente: Paula Cristina Francisco Coelho
Segretaria del Consiglio dei Ministri: Ana Maria de Sousa e Silva
Ministra di Stato per l’Area Sociale: Carolina Cerqueira

Il sistema fiscale angolano comprende le seguenti imposte:
L’imposta sulle società: questa è una delle imposte dirette sugli utili realizzati da enti, come le società per azioni, trust, club, società, associazioni e cooperative. Il tasso più comune è del 35%. Questo tasso è lo stesso per le società residenti e non. Regimi fiscali speciali si applicano alle imprese che esercitano attività minerarie e del petrolio.

Imprese con investimenti stranieri in genere rientrano nel gruppo A:

• Stato società.
• Public Limited Companies.
• Partnership commerciali con capitale sociale superiore al 35 UCF’s (Fiscal Unit Correction).
• Ogni contribuente residente all’estero, ma che hanno una stabile organizzazione.

Legge 7 / 97

Tale imposta costituisce un pagamento anticipato delle imposte sul reddito d’impresa delle società residenti (3,5%). Tutti i contraenti / fornitori di servizi sono soggetti a questa legge. Il contratto deve essere presentato all’ufficio delle imposte per le eventuali modifiche. Il pagamento viene effettuato fino alla fine del mese per i quali l’imposta è dovuta.

Imposta di bollo

Imposta di bollo è riscossa su tutti gli atti, azioni, titoli e altre operazioni. Il tasso più comune è l’1% (applicato in tutti gli importi ricevuti dai clienti).
Degli attuali pagamenti delle imposte di bollo (1% dell’importo ricevuto) deve essere pagata entro la fine del mese successivo a quello in cui l’atto ha avuto luogo.

Tassazione delle plusvalenze

L’aliquota fiscale più comune è del 10% applicata in quantità distribuita. Tale importo sarà versato dopo la decisione di distribuzione.

Imposte sui consumi

Questa tassa viene applicata sui manufatti, merci importate, elettricità, acqua, turismo e servizi. De tax rate a seconda dei beni e dei servizi oscilla tra il 2 e il 30%. Il tasso più comune è del 10%.

Incentivi fiscali

Gli incentivi comprendono esenzione / deduzione dei dazi e delle imposte sulle società (fino a 15 anni), nelle aree indicate e nei settori prioritari.

È stato sancito il principio della proprietà privata dei beni e delle terre e il diritto di impresa. E’ in fase di elaborazione una legge per la disciplina del regime della proprieta’ industriale ed intellettuale.

La proprietà privata è stata ammessa dal 1991; ora è in fase di redazione una nuova Lei da Terra (peraltro con notevole contributo italiano, tramite la FAO).

L’economia angolana ha fatto registrare quest’anno una crescita dello 0,4%, nonostante le difficoltà della pandemia Covid-19 e il picco negativo del 2020, con il quale si era registrato un decremento del 4%. Sul dato ha inciso un aumento del 5,2 % del settore petrolifero. Il primo ministro angolano, ha spiegato che il risultato è stato possibile grazie alla diversificazione dell’economia.

Anno

Prodotto Interno Lordo (PIL) (miliardi di dollari)

2010

83.8

2011

111.76

2012

128.05

2013

136.71

2014

145.71

2015

116.19

2016

101.12

2017

122.12

2018

105.9

2019

89.6

2020

64.44

2021

66.49