Gabon

Panoramica

La Repubblica gabonese o più semplicemente Gabon è uno Stato dell’Africa Centrale.

Ha una popolazione di 2,108 milioni di abitanti e una superficie di 267.667 kmq. La capitale è Libreville.

Il Paese confina  a nord con la Guinea Equatoriale e il Camerun, a nord-est, est  e a sud con la Repubblica del Congo, a occidente si affaccia sul Golfo di Guinea.

Una piccola popolazione, abbondanti risorse naturali e investimenti stranieri, hanno aiutato a rendere il Gabon una delle nazioni più prosperose del continente nero.

E’ possibile raggiungere il Paese sia via mare che in aereo. Gli aeroporti principali sono quelli di Libreville e Franceville, mentre i porti principali sono quelli di Libreville e Port Gentil. Le città più grandi sono: Franceville, Port Gentil, Oyem, Lambaréné, Libreville.

Gabon - Italafrica centrale

Geografia

Il Gabon confina a nord con la Guinea Equatoriale e il Camerun, a sud e a est con il Congo, mentre a ovest si affaccia all’oceano Atlantico.

Nel territorio, attraversato dall’equatore e prevalentemente modellato sul basamento cristallino pre-paleozoico, è possibile riconoscere tre aree morfologiche distinte: la fascia costiera di origine alluvionale, frastagliata a nord di capo Lopez, lagunare e orlata di banchi sabbiosi a sud della foce dell’Ogooué; la sezione mediana, comprendente alcuni elevati massicci montuosi disposti simmetricamente rispetto al corso dell’Ogooué che li attraversa: a nord i monti Tembo (1200 m) e i monti di Cristallo (890 m), a sud il massiccio di Chaillu (1575 m). Infine più a est l’altopiano interno inciso dai numerosi affluenti del fiume Ogooué. Il bacino idrografico di questo fiume, che ha alcuni rami sorgentiferi nel vicino Congo, copre quasi l’intera superficie del Paese. Gli altri fiumi sono il Gabon, che nasce sui monti di Cristallo, e il Nyanga, proveniente dai lembi meridionali del massiccio di Chaillu.

Il clima ha un carattere nettamente equatoriale, caldo umido. L’area di maggior piovosità coincide con la fascia costiera al confine con la Guinea Equatoriale dove le piogge si mantengono al di sopra dei 2500 mm annui e possono superare i 4000 mm. Le temperature medie mensili oscillano fra i 24-27 °C.

Grandi distese di fitte foreste equatoriali ricoprono quasi interamente il territorio gabonese mentre gli altipiani centro-meridionali sono rivestiti da una vegetazione a savana e le aree costiere orlate da fasce impenetrabili di mangrovie.

La grande fauna africana, che spazia soprattutto nella savana, è protetta nei parchi di Wongua-Wongué, dell’Okanda e del Petit Loango.

Investire in Gabon

Opportunità commerciali per le imprese italiane

Il Gabon continua a beneficiare di una buona valutazione da parte delle agenzie internazionali di ratings, nel 2020 L’agenzia di ratings Fitch ha deciso di rivedere la valutazione sul Gabon, che è passata da BB- a B+ con prospettive stabili.

I settori non petroliferi potenzialmente attrattivi sono:

  • Forestale:negli ultimi anni, l’attività di trasferimento del legno ha registrato uno sviluppo veloce soprattutto per quanto riguarda la fabbricazione di compensato oltre allo sfruttamento del legname, la foresta gabonese è ricca di piante officinali in parte già utilizzate dalla medicina tradizionale.
  • Costruzioni:sono state intraprese da parte del Governo, nuove iniziative per promuovere la costruzione di alloggi sociali nelle aree urbane tra le quali lo sviluppo di nuove zone edificabili e l’accelerazione del processo di concessione di titoli di proprietà.
  • Servizi:soprattutto nel campo delle telecomunicazioni.
  • Turismo:il Paese dispone di un grande potenziale turistico, sino ad oggi non sviluppato in quanto ostacolato dalla carenza e dal costo elevato dei trasporti.
  • Minerario:dopo il petrolio, il manganese è il principale prodotto dell’industria estrattiva gabonese. Il Paese dispone inoltre di ricche riserve di minerali di ferro. Per quanto concerne altri minerali nel paese sono in corso prospezioni industriali di oro, diamante, platino e niobio (utilizzato nell’aeronautica).
  • Agricolo:il settore presenta opportunità di investimento sia nell’ambito della produzione agricola sia nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli, il settore della pesca non è molto sviluppato.
 

La Banca Africana di Sviluppo (BAD) il 24 gennaio 2007 ha approvato il Country Strategy Paper per il Gabon che copre il periodo 2006-2010  e prevede interventi  a sostegno delle riforme strutturali finalizzate al miglioramento della governance e delle infrastrutture di trasporto, alla realizzazione di programmi di diversificazione economica, di riduzione della povertà e di miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
Per quanto riguarda la presenza di imprenditori italiani, attualmente esistono investimenti di imprese italiane nel settore del legname e della sua trasformazione, nell’edilizia e nel settore del commercio e dei servizi.

Percentuale petrolio sulle entrate pubbliche
44%
Percentuale petrolio sul PIL
25%
Percentuale esportazione legname sul PIL
7%

Industria e risorse estrattive

L’economia del Gabon resta fortemente vulnerabile ad eventuali shock petroliferi negativi dato che l’impatto sul PIL del settore petrolifero è del 39%, dal momento che l’attività nel settore non petrolifero è sostenuta da consistenti flussi di spesa pubblica.
Tuttavia questo settore continua a registrare una rapida crescita. Tale crescita è stata indotta dalla migliorata attrattività del paese agli investimenti diretti esteri nel settore minerario e forestale, mentre l’accresciuto grado di intermediazione finanziaria sta favorendo un migliore accesso al credito da parte delle piccole imprese. L'ultima valutazione del FMI (in occasione della prima missione di verifica sullo svolgimento del programma triennale 2017/20 di sostegno al bilancio) ha evidenziato che le prospettive economiche a breve termine restano difficili, ma che cio' nonostante la situazione economica sembra in via di stabilizzazione.

Commercio

La struttura del commercio del Gabon non ha subito grandi modifiche negli ultimi anni.
Il petrolio è la principale voce di esportazione ( per una quota superiore all’80%) seguita dal legname ( per una quota pari al 7%).
Il Paese invece importa la maggior parte del proprio fabbisogno alimentare, prodotti chimici e farmaceutici, beni di consumo, unitamente a materiali ed attrezzature per le necessità associate ai progetti di investimento nel settore petrolifero e minerario.
Tradizionalmente il Gabon registra ampi avanzi commerciali, grazie alle cospicue esportazioni di petrolio e ad un livello complessivamente modesto delle importazioni di merci.

Prospettive

Le prospettive di medio periodo per l’economia gabonese appaiono legate alla capacità di procedere lungo la strada della diversificazione produttiva attraverso la progressiva crescita del settore non petrolifero, favorita dagli investimenti diretti esteri nel settore minerario e forestale (settore quest’ultimo molto proficuo) e da quelli infrastrutturali, oltre che dalla creazione di un ambiente economico favorevole allo sviluppo del settore privato attraverso l’eliminazione della rigidità presente nel sistema.

Il paese

I primi abitanti dell’area furono delle tribù pigmee dedite alla caccia e raccolta, circa 1000 anni fa cominciarono le migrazioni Bantu che rimpiazzarono e in parte assorbirono le popolazioni pigmee. Ciononostante una piccola percentuale dell’attuale popolazione del Gabon è ancora costituita da pigmei. I Bantu che si insediarono nell’area diedero origine all’etnia Mpongwe, gli ultimi ad insediarsi nell’area, nel XIX secolo furono i Fang provenienti da settentrione.
Nome completo: Repubblica Gabonese
Nome ufficiale: République Gabonaise
Lingue ufficiali: Francese
Capitale: Libreville
Superficie totale: 267.667 km² (23º)
% delle acque: 3.76%
Popolazione totale: 2.119.275 ab. (2018)
Densità: 5,3 ab./km²
Tasso di crescita: 1,977% (2012)
Nome degli abitanti: Gabonesi
Valuta: Franco CFA
Codici ISO 3166: GA, GAB, 266
Prefisso tel.: +241
Sigla autom.: G
Inno nazionale: La Concorde
Festa nazionale: 17 agosto

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Informazioni importanti

L’immagine di eccellenza e di qualità dei prodotti italiani è molto radicata presso i consumatori e  produttori del Gabon.
I prodotti maggiormente richiesti sono le apparecchiature meccaniche ed elettriche, elettrodomestici e materiali per il settore delle costruzioni.

Punti di forza

–          Quinto produttore di petrolio nell’Africa sub-sahariana, secondo produttore africano di legno, secondo produttore mondiale di manganese insieme al Sudafrica

–          Impulso alla diversificazione dell’economia intrapreso come parte del Piano Strategico Emergente del Gabon 2010-2025

–          Potenziale idroelettrico

–          Membro della CEMAC

Il Gabon è una Repubblica con una forma di Governo Presidenziale.

Il presidente in carica è ALI BONGO ODIMBA

MINISTRI:

Primo Ministro: Julien Nkoghe Bekale

Ministro di Stato, Ministro dell’interno: Lambert Noël Matha

Ministro di Stato, Ministro degli affari esteri: Alain Claude Bilie By Nze

Ministro di Stato, Ministro delle comunicazioni, Portavoce del governo: Edgard Anicet Mboumbou Miyakou

Ministra di Stato, Ministro della difesa nazionale: Rose Christiane Ossouka Raponda

Ministra dei rapporti con le istituzioni costituzionali e le autorità amministrative indipendenti: Denise Mekam’ne Edzidzie sposa Tatay

Ministro per la promozione del buon governo, la lotta alla corruzione e la valutazione delle politiche pubbliche: Francis Nkea Ndizigue

Ministro dell’istruzione superiore, della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico: Jean De Dieu Moukagni Iwangou

Ministro della Cultura e delle Arti: Michel Menga M’essone

Ministro dell’Economia e delle Finanze: Jean-Marie Ogandaga

Ministra del lavoro, della funzione pubblica, del lavoro e della formazione professionale, responsabile del dialogo sociale: Madeleine Berre

Ministro dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e dell’alimentazione: Biendi Maganga Moussavou

Ministro dell’Energia e delle Risorse Idrauliche: Pascal Houangni Ambourouet

Ministra della Giustizia: Erlyne Antonella Nembet sposa Damasc

Ministro dei trasporti, delle attrezzature, delle infrastrutture e degli alloggi: Léon Bonda Balonzi

Ministra per la promozione e l’integrazione delle donne nello sviluppo, incaricato della lotta alla violenza contro le donne, incaricato del monitoraggio della strategia di investimento umano e della solidarietà nazionale: Prisca Koho sposa Nlend

Ministro delle acque, delle foreste, del mare e dell’ambiente, responsabile del piano climatico, degli obiettivi di sviluppo sostenibile e del piano di utilizzo del suolo: Lee White

Ministro del turismo, commercio, piccole e medie imprese e industria: Hughes Mbadinga Madiya

Ministro del decentramento, della coesione e dello sviluppo territoriale: Mathias Otounga Ossibadjouo

Ministro della Salute: Max Limoukou

Ministro del petrolio, del gas, degli idrocarburi e delle miniere: Vincent de Paul Massassa

Ministra della promozione degli investimenti, partenariati pubblico-privato, incaricato di migliorare l’ambiente imprenditoriale: Carmen Ndaot

Ministro dello sport, responsabile della vita associativa: Franck Nguema

Ministro della Pubblica Istruzione, incaricato della formazione civica: Patrick Daouda Mouguima

Ministro Delegato al Ministro dell’Energia e delle Risorse Idriche: Christian Menvie Obame

Ministro delegato al Ministro degli affari esteri: Nanette Longa Makinda

Ministra delegato al Ministro dei trasporti, delle attrezzature, delle infrastrutture e degli alloggi: Françoise Assengone Obame

Ministro Delegato al Ministro dell’Economia e delle Finanze: Sosthène Ossoungou Ndibangoye

Ministra delegato al Ministro dell’istruzione nazionale, incaricato della formazione civica: Yolande Nyonda

Ministro delegato al Ministro delle acque e delle foreste, del mare, dell’ambiente, incaricato del piano climatico, degli obiettivi di sviluppo sostenibile e del piano di utilizzo del suolo: Séverin Mayounou

Ministra delegato al Ministro del lavoro, del servizio pubblico, del lavoro e della formazione professionale, responsabile del dialogo sociale: Gisèle Akoghet sposa Ntoutoume 

Ministro della Giustizia, Ministro della Giustizia: Ida Reteno Assonouet

Ministro della Pubblica Istruzione tecnica e formazione professionale: Celestin Eoguewa

Ministro degli Affari Esteri, Cooperazione Internazionale e la Francofonia: Paul Toungui

Ministro della Sanità, degli Affari Sociali, della Solidarietà e della Famiglia: Flavien Nzengui Nzoundou

Ministro dei Rapporti con il Parlamento e le istituzioni costituzionali, l’integrazione regionale e il NEPADresponsabile dei diritti umani: Aurélien Ntoutoume

Ministro della Cultura, Gioventù, Sport e Tempo libero: René Ndemezo’obiang

Ministro della difesa nazionale: Rufin Pacome Ondzounga

Ministro delle acque e foreste: Christian Magnagna

Ministro dell’Economia, del Commercio, dell’Industria e del Turismo: Magloire Ngambia

Ministro degli Interni e Pubblica Sicurezza, Immigrazione e Decentramento: Jean-François Ndongou

Ministro della Pubblica istruzione, dell’istruzione superiore, della ricerca scientifica e l’innovazioneportavoce del governo: Seraphin Moundounga

Ministro del bilancio, dei conti pubblici, servizio pubblico, responsabile della Riforma dello Stato: Emmanuel Issozet

Ministro delle miniere, petrolio e idrocarburi: Alexandre Barro Chambre

Ministro delle Piccole e Medie Imprese e dell’Artigianato: Jean Felix Mouloungui

Ministro delle Comunicazioni, Poste e dell’economia digitale: Paul Ndong Nguema

Ministero degli alloggi, case, urbanistica, ambiente e sviluppo sostenibile: Blaise Louembe

Ministro dei Lavori Pubblici, Infrastrutture e Pianificazione: Leon Nzouba

Ministro dei trasporti: Julien Nkoghe Bekale

Ministro del Welfare Lavoro, occupazione e sociale: Angelique Ngoma

Ministro delle risorse energetiche ed idriche: Régis Immongault

Ministro dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e dello sviluppo rurale: Raymond Ndong Sima

Le barriere tariffarie attualmente esistenti sono le seguenti:

  • Tariffa esterna comune TEC (5% per i prodotti di prima necessità, 10% per le materie prime, 20% per i prodotti intermedi tra cui quelli alimentari e 30% per tutti gli altri prodotti) e una Tassa Comune d’Integrazione TIC (1%) viene applicata alle importazioni da Paesi terzi non membri della CEMAC (Comunità Economica e monetaria dell’Africa Centrale, di cui fanno parte oltre al Gabon , il Camerun la Guinea Equatoriale, il Congo Brazzaville, la Repubblica Centro-Africana e il Ciad).
  • RUSIDtassa calcolata sulla base del tempo necessario per il trattamento informatico dell’operazione doganale. Questa tassa che è obbligatoria varia dal 2 % all’80% o più, del valore dichiarato in dogana, il che rende impossibile il calcolo anticipato dell’ammontare da versare alle dogane.
 

Esistono inoltre diritti di accisa (dal 5% al 32%) sui prodotti di consumo di lusso (vini, liquori, sigarette, cosmetici).
L’aliquota  TVA (tassa sul valore aggiunto) è del 18%.
Per alcuni prodotti di produzione locale (cemento, acqua minerale, zucchero, pollame congelato) l’aliquota è del 10%. I latticini, il burro e la margarina, i cereali, i medicinali e le apparecchiature mediche, i concimi e le sementi sono esonerati dal pagamento dell’imposta.

 

Un controllo di qualità è richiesto dalle dogane gabonesi per i prodotti alimentari provenienti da alcuni Paesi (carne europea, pollame asiatico).
È obbligatorio munirsi di un certificato fitosanitario nel caso di esportazione di legnami o di prodotti chimici.
È proibito importare in Gabon zucchero e uova, mentre altri prodotti quali l’olio e la farina vengono tassati in modo pesante e possono essere importati solo previa licenza d’importazione.
L’assistenza di uno spedizioniere/agente transitorio è indispensabile per ogni operazione doganale.

L’economia del Gabon è basata soprattutto sull’esportazione del petrolio. L’agricoltura è poco sviluppata ma in compenso si possono trovare numerose industrie petrolchimiche data la presenza di idrocarburi come gas naturale (metano), petrolio, carbone e uranio.
Per quanto riguarda l’agricoltura è bene fare una distinzione tra colture commerciali (arachidi, cacao, banane e canna da zucchero) che occupano i suoli più fertili e produttivi e le colture riservate alla sussistenza (mais, manioca e patate dolci) che vengono coltivate ancora con mezzi arretrati e rilegati su suoli marginali spesso poco produttivi in quanto in passato già sfruttati per le colture commerciali.

Nonostante ciò il Gabon possiede uno dei redditi pro capite più alti dell’Africa.

Anno

Prodotto Interno Lordo (PIL) (miliardi di dollari)

2010

14.38

2011

18.21

2012

17.18

2013

17.6

2014

18.21

2015

14.39

2016

14.02

2017

14.92

2018

16.88

2019

16.88

2020

15.64

2021

18.36