Repubblica Democratica del Congo

Panoramica

È il più grande paese dell’Africa sub-sahariana, il secondo più esteso in tutta l’Africa e l’undicesimo al mondo, con una popolazione di oltre 78 milioni di abitanti.

È il paese francofono più popoloso al mondo, avendo una popolazione stimata di più di 90 milioni di abitanti. Varie centinaia di diverse etnie nere africane formano la popolazione del paese.

Repubblica del Congo - Paesi -ItalAfrica Centrale

Geografia

Caratteristica peculiare della Repubblica Democratica del Congo è la presenza di una vasta area di depressione che occupa tutta la parte centrale del paese compresa nel bacino del Congo e ricoperta di foresta tropicale. Su tutti i lati il bacino è delimitato da altopiani che raggiungono i 500/1000 m s.l.m. e si elevano dalla depressione creando dei gradoni intervallati dai corsi dei fiumi tributari del Congo.

Il punto più elevato del paese è il monte Stanley nella catena del Ruwenzori situato al confine con l’Uganda, che raggiunge i 5.190 m s.l.m.

Il fiume Congo (chiamato anche Zaire) nasce nel punto di incontro tra la catena dei monti Mitumba e quella dei Rilievi Meridionali scendendo verso valle bagna due capitali, Kinshasa e Brazzaville, fino a sfociare nell’atlantico

Trasporti

Il Paese conta due aeroporti, l’Aeroporto di Kisangani-Bangoka e l’Aeroporto di Luebo.

Investire nella Repubblica Democratica del Congo

Opportunità commerciali per le imprese italiane

L’offerta italiana, sia nel comparto dei beni di consumo che dei beni di investimento, gode di
ottima immagine di qualità presso i consumatori e gli imprenditori della RDC.

Parallelamente al miglioramento della situazione economica ed al continuo afflusso di investimenti e di risorse finanziarie dall’estero, la domanda congolese per merci italiane potrebbe aumentare in misura considerevole nei prossimi anni.

In particolare, si segnalano i seguenti settori produttivi che appaiono offrire le migliori opportunità di penetrazione commerciale: attrezzature per l’industria mineraria, attrezzature e materiali da costruzione, macchinari agricoli e forestali, conserve alimentari, mezzi di trasporto e veicoli commerciali, prodotti chimici e farmaceutici, impianti di telecomunicazione e apparecchiature informatiche con associate parti di ricambio, attrezzature per la refrigerazione, condizionatori d’aria, attrezzature per la generazione e la distribuzione di energia elettrica, attrezzature medico ospedaliere.

Nell’attuale fase di necessaria progressiva dotazione infrastrutturale e manifatturiera, le grandi imprese del nostro paese potrebbero fungere da traino per aprire il campo ad una auspicabile internazionalizzazione in tali settori.

Oltre all’interesse costantemente manifestato dall’Italia, a verificare opportunità di cooperazione tecnologica per il progetto della grande diga Inga sul fiume Congo, potrebbero essere esplorate opportunità di collaborazione nel campo della difesa e del monitoraggio del territorio, della difesa ambientale e della ricerca farmacologica e cosmetica ma anche nel fervido campo dell’esplorazione, dell’estrazione e della lavorazione dei minerali.

Foresta pluviale africana in Congo
45%
Contributo agricoltura al PIL
40%
Contributo industria al PIL
25.3%

Industria e risorse estrattive

L’industria è monopolizzata dal settore di trasformazione dei prodotti minerari: derivati del petrolio, cemento e acido solforico.

Manifatturiero
- Fabbricazione di prodotti alimentari.
- Industria del tabacco.
- Industria tessile e cuoio.
- Industria del legno e della carta.
- Industria chimica e la fabbricazione di prodotti chimici, prodotti petroliferi, prodotti in gomma e in plastica.
- Produzione di materiali da costruzione.
- Produzione del Cemento.

Metallurgia di base
- Costruzione delle industrie Siderurgiche.
- Produzione e trasformazione di metalli non ferrosi.
- Produzione di prodotti in metallo.
- Fabbricazione dei macchinari e attrezzature.
- Fabbricazione dei veicoli a motore.

Vi sono inoltre manifatture di tabacco, di prodotti alimentari, birra, calzature, tessili. Il comparto industriale impiega il 13% della popolazione attiva, fornendo il 25,3% del PIL annuo.

La ricchezza del paese si fonda principalmente sulle risorse minerarie, soprattutto cobalto e diamanti (per uso industriale), rame e rottami di ferro; uranio, stagno, oro, argento, zinco, manganese, tungsteno e cadmio.

Agricoltura

Le condizioni eco-climatiche sono molto favorevoli nonostante ciò, solo il 15 - 20% dei terreni sono sfruttati.

ALLEVAMENTO E PESCA
Le principali attività svolte riguardano:
- Allevamento del bestiame: Katanga, Kivu, Provincia Orientale, Basso - Congo. La capacità è di 30 milioni di capi di bestiame, ma questo settore non ha mai superato 1,5 milioni.
- Allevamento dei suini e pollame: ci sono nelle vicinanze dei principali centri urbani di moderne infrastrutture in grado di allevare 5 milioni all'anno di pollame e dai 5000 suini.
- Produzione del latte: Katanga, Kivu, Provincia Orientale, Basso Congo.
- Allevamento dei suini da riproduzione: Kinshasa.
- Pesca. Praticata nei laghi, fiumi e nel mare.

Turismo

Il Nord del paese è una delle più grandi aree di foresta equatoriale al mondo, la zona orientale costeggia il rift Est-Africano, area di montagne, colline, grandi laghi e vulcani. Il Sud e la zona centrale sono area di savana alberata ricca di minerali. Ad Ovest si sviluppa la costa sull'Oceano Atlantico.

Settori in espansione

Il settore minerario in Repubblica Democratica del Congo è ricco di una gamma molto diversificata di minerali e offre enormi opportunità per gli investitori.
Il sottosuolo è ricco di:

Minerali
- Diamanti: concentrati soprattutto nelle zone del Kasai Orientale, Kasai Occidentale, Bandundu, Equateur, Provincia Orientale.
- Oro: nelle province di Maniema, Katanga, Bas-Congo, del Nord Kivu, Sud Kivu, Equateur.
- Rame: Katanga.
- Tin: Nord Kivu, Sud Kivu, Maniema.
- Tantalite Colombo: Nord Kivu, Sud Kivu, Katanga, Maniema.
- Bauxite: Bas-Congo.
- Ferro: Banalia, Katanga, Luebo Provincia del Kasai Orientale.
- Manganese: Katanga, Bas-Congo.
- Carbone: Katanga.
- Cobalto: Katanga.

Idrocarburi
- Petrolio: Bacino Moanda (Basso-Congo), la Centrale Cuvette, Ituri, Bandundu.
- Gas metano: il Lago Kivu.
- Produzione di bitume stradale: Bas-Congo e Provincia Orientale.
- Sfruttamento dei giacimenti nella Provincia Orientale (Ituri).

Il paese

Dal 1971 al 1997 il Paese era conosciuto con il nome di Zaire.

Nome completo: Repubblica Democratica del Congo
Nome ufficiale: République démocratique du Congo
Lingue ufficiali: Francese
Capitale: Kinshasa
Superficie totale: 2 345 410 km² (11º)
% delle acque: 3,3%
Popolazione totale: 91.640.540 ab. (2021)
Densità: 40 ab./km²
Tasso di crescita: 3,19% (2020)
Nome degli abitanti: Congolesi
Valuta: Franco congolese
Codici ISO 3166: CD, COD, 180
Prefisso tel.: +243
Sigla autom.: CGO
Inno nazionale: Debout Congolais
Festa nazionale: 30 giugno

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Informazioni importanti

La RDC negli ultimi anni ha varato una serie di iniziative per creare un clima favorevole agli investimenti, finalizzate alla creazione dello schema normativo per la regolamentazione degli stessi, attuato con l’emanazione : della legge sugli investimenti “Code des Investissement” (L. N. 004/2002 del 21 febbraio 2002), del codice minerario (L. N. 007/2002 dell’11 luglio 2002), del codice forestale (L. N. 011/2002 del 29 agosto 2002) e del codice sul lavoro (L. N. 015/2002 del 16 ottobre 2002).

Istituita con la legge n.4/2002 del 21/02/02, che ha introdotto il codice per gli investimenti, l’ANAPI è l’agenzia pubblica incaricata di promuoverli nella RDC, approvare nuovi progetti di investimento, amministrare le agevolazioni previste, fornire una serie di servizi di supporto agli investitori e rimuovere le barriere amministrativo-burocratiche che li ostacolano..

Per poter ottenere l’approvazione dell’ANAPI, nell’ambito di un termine massimo fissato in trenta giorni, occorre che venga creata un’impresa di diritto congolese che preveda un investimento minimo di 200.000 dollari USA (10.000 dollari se si tratta di PMI), che garantisca un valore aggiunto di almeno il 35% e che si impegni a rispettare le norme di tutela ambientale e a formare il personale locale alle funzioni tecniche associate all’iniziativa e alle relative responsabilità.

L’approvazione dell’iniziativa consente di ottenere i seguenti incentivi di carattere doganale e fiscale:

− Esonero dai dazi di importazione sui macchinari, le attrezzature, i materiali e le parti di ricambio fino ad un massimo del 10% del loro valore cif;
− Esonero fiscale sulle esportazioni di prodotti finiti o loro parti;
− Esonero da imposte sui redditi professionali associati ai nuovi investimenti;
− Esonero dalle tasse fisse di registrazione per la costituzione di nuove società e dalle tasse ad valorem sulle società a responsabilità limitata;
− Esonero dalle tasse fondiarie e catastali relative al progetto;
− Esonero dalle tasse sul valore aggiunto applicate ad acquisti locali di beni o servizi.

Per le piccole e medie imprese sono previste ulteriori agevolazioni:
− Esonero totale dai dazi di importazione per materiali ed attrezzature, anche di seconda
mano, ad eccezione delle tasse amministrative;
− Deduzione fiscale per i costi sostenuti per la formazione e il perfezionamento per il
responsabile dell’impresa e del suo personale, e per le somme impiegate per la protezione
ambientale;
− Possibilità di effettuare ammortamenti anticipati;
− Esonero dalle tasse sugli atti costitutivi di società e cooperative e sulle imposte di registro.

Queste agevolazioni prevedono una scadenza temporale diversa a seconda della regione di localizzazione dell’investimento, nell’ambito di tre ripartizioni economico-territoriali predefinite:

− Tre anni per la regione A (Kinshasa)
− Quattro anni per la regione B (province del Bas-Congo, di Lubumbashi, di Likasi e di
Kolwezi)
− Cinque anni per la regione economica C (Bandundu, Equateur, Western Kasaï, Eastern
Kasaï, Maniema, Northern Kivu, Southern Kivu, Eastern Province e Katanga).

L’ANAPI ha individuato i seguenti settori nell’ambito dei quali il governo congolese sta
cercando di attrarre possibili investitori:

− Settore minerario: diamanti, oro, rame, stagno, columbite-tantalite (coltan), bauxite, ferro,
manganese, carbone, petrolio, metano, cobalto.
− Settore agricolo – forestale: coltivazioni agricole e di frutta tropicale, agricoltura biologica,
produzione e trasporto di legname e sua lavorazione industriale, produzione di carta,
produzione di medicinali ed essenze.
− Allevamento: bovini, suini e ovi-caprini, produzione lattiero-casearia.
− Pesca: fluviale e marittima.
− Industria: produzione alimentare, tessile, conciaria, chimica, gomma e plastica, cemento.
− Servizi finanziari: banche e assicurazioni.
− Turismo: hotel, gestione di siti turistici e creazione di nuovi.
− Trasporti: riabilitazione dei principali aeroporti (Ndjili, Lubumbashi e Kinsangani),
creazione di aziende di trasporto, modernizzazione porti (Matadi, Ilebo, Mbandaka e
Kisangani), costruzione porto marino di Banana, costruzione linea ferroviaria Matadi-
Banana.
− Elettricità: riabilitazione della centrale idroelettrica di Inga sul fiume Congo, riabilitazione
della linea del sistema di distribuzione elettrica.
− Infrastrutture: costruzione e riabilitazione delle principali strade nazionali, riabilitazione
delle reti ferroviarie, dragaggio del fiume Congo.
− Telecomunicazioni: creazione di rete di cablaggio a fibra ottica, riabilitazione linea di
telefonia fissa.
− Edilizia: costruzione e riabilitazione di scuole, ospedali, edifici.

Le principali problematiche associate agli investimenti diretti esteri nel paese derivano dalla
mancanza di certezza nel sistema normativo e fiscale, dalla complessità della prassi legale e
amministrativa, spesso applicata in modo non uniforme e discrezionale.

Esiste un ampio settore informale dell’economia, caratterizzato da transazioni occulte, da collusioni con funzionari corrotti e diffusi fenomeni di evasione e frode fiscale ed elusione normativa.

Qualsiasi imprenditore che si avvicini alla realtà della RDC deve affrontare il netto contrasto tra le enormi potenzialità del paese ed il pesante fallimento nella presenza di solide istituzioni di governo dell’economia e di virtuose pratiche di affari, necessarie per trasformare queste potenzialità in opportunità concrete.

I dazi ad valorem, calcolati sul valore cif della merce, sono fissati per decreto e sono così articolati: 5% per attrezzature pesanti, materie prime industriali ed agricole; 15% sulle attrezzature leggere, sulle parti di ricambio e sulle merci per utilizzi sociali; 20% sui prodotti in concorrenza con la produzione locale, ma ad offerta limitata; 30% sui prodotti in concorrenza con la produzione locale, ma ad offerta adeguata, e sui prodotti di lusso.

La RDC nel 1988 ha adottato il sistema armonizzato di classificazione delle merci.

La maggior parte delle barriere commerciali nella RDC risulta da normative complesse, spesso non codificate, dalla proliferazione di agenzie amministrative con autorità legale in materia commerciale e dalla loro frequente mancanza di professionalità e di controllo. L’applicazione delle norme varia all’interno del paese e subisce modifiche discrezionali a livello locale.

E’ una repubblica semi presidenziale il cui attuale Presidente è  Félix Tshisekedi.

Vice Primi Ministri:

Il vice primo ministro, ministro dell’interno, della sicurezza e degli affari consuetudinari: Gilbert Kankonde Malamba;

Il vice primo ministro, ministro della giustizia e custode dei sigilli: Célestin Tunda Ya Kasende;

Vice Primo Ministro, Ministro del Bilancio: Jean Baudouin Mayo Manbeke;

Vice Primo Ministro, Ministro della pianificazione: Elysée Munembwe Tamukumwe;

Il vice primo ministro, ministro delle infrastrutture e dei lavori pubblici: Willy Ngoopos Sunzhel;

Ministri di Stato:

Ministro di Stato, Ministro degli Affari Esteri: Marie Tumba Nzeza;

Ministro di Stato, Ministro della Cooperazione Internazionale, dell’Integrazione Regionale e della Francofonia: Pépin Guillaume Manjolo Buakila;

Ministro di Stato, Ministro degli idrocarburi: Rubens Mikindo Muhima;

Ministro di Stato, Ministro del decentramento e delle riforme istituzionali: Azarias Ruberwa Manywa;

Ministro di Stato, ministro delle risorse idriche e dell’elettricità: Eustache Muhanzi Mubembe;

Ministro di Stato, Ministro dell’occupazione, del lavoro e della previdenza sociale: Nene Nkulu Ilunga;

Ministro di Stato, Ministro dell’istruzione primaria, secondaria e tecnica: Willy Bakonga Wilima;

Ministro di Stato, Ministro del genere, della famiglia e dei bambini: Béatrice Lomeya Atilite:

Ministro di Stato, ministro dell’urbanistica e dell’habitat: Pius Muabilu Mbayu Mukala;

Ministro di Stato, ministro della comunicazione e dei media: David Jolino Diwanpovesa Makelele ma-Muzingi;

Ministri:

Ministro della difesa e degli affari dei veterani: Aimé Ngoy Mukena;

Ministro della funzione pubblica: Yollande Ebongo Bosongo;

Ministro delle Finanze: José Sele Yalaghuli;

Ministro dell’Economia Nazionale: Acacia Bandubola Mbongo;

Ministro del portafoglio: Clément Kuete Nymi Bemuna;

Ministro del Commercio estero: Jean Lucien Bussa Tongba;

Ministro delle Miniere: Willy Kitobo Samsoni;

Ministro delle Poste, Telecomunicazioni e Nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione: Augustin Kibassa Maliba;

Ministro di Stato, Ministro della Salute: Eteni Longondo;

Ministro dei diritti umani: André Lite Asebea;

Ministro dei rapporti con il Parlamento: Déogratias Nkusu Kunzi Bikawa;

Ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile: Claude Nyamugabo Bazibuhe;

Ministro dei trasporti e delle vie di comunicazione: Didier Mazengu Mukanzu;

Ministro dell’Agricoltura: Jean Joseph Kasonga Mukuta;

Il ministro della pesca e dell’allevamento: Jonathan Bialosuka Wata;

Ministro dello sviluppo rurale: Guy Mikulu Pombo

Ministro degli affari sociali: Rose Boyata Monkaju;

Ministro delle azioni umanitarie e della solidarietà nazionale: Steve Mbikaki Mabuluki

 

Il sistema fiscale congolese comprende le seguenti tipologie di imposte:
– imposte dirette
– imposte indirette
– tasse amministrative e assimilate
– tasse parafiscali

All’interno delle imposte dirette troviamo:
– le imposte reali : cioè quelle sui veicoli, le imposte fondiarie e le relative concessioni nelle relative circoscrizioni urbane, le imposte sugli idrocarburi e sulle concessioni minerarie.

– Le imposte cedolari: colpiscono il reddito, a loro volta si dividono in imposta sui redditi da locazione di immobili e concessioni che grava sui locatari e imposte sui redditi derivanti da beni mobili che colpiscono i dividendi e altri redditi derivanti da capitali investiti, dalla proprietà industriale e dai brevetti.

Sempre in questa categoria si trovano le imposte professionali che riguardano i guadagni derivanti dalla gestione di imprese individuali, delle libere professioni e i profitti delle società nazionali operanti all’estero.

Le imposte indirette comprendono:
– i diritti doganali: cioè i diritti di entrata e di uscita.
– la tassa sul volume di affari: suddivisa in imposta sul volume d’affari all’importazione (riguarda tutte le merci importate destinate al consumo nella Rdc) e le imposte sul volume di affari interno cioè derivante dalla vendita di prodotti di fabbricazione locale destinati al consumo sul mercato interno, la prestazione di servizi di qualsiasi natura effettuata nel paese così come i quelle derivanti da lavori immobiliari.
– imposta sul volume d’affari all’esportazione dei seguenti prodotti: legno , petrolio grezzo, caffè e i prodotti minerali.
– i diritti sui consumi e le accise che riguardano determinati prodotti. : tabacco, oli minerali, bevande alcoliche, acqua in bottiglia e profumi liquidi.

Tasse amministrative e assimilate:
Riguardano tutti gli atti amministrativi, demaniali, giudiziari che costituiscono entrate per le casse del Tesoro Pubblico.

Tasse parafiscali
Sono delle tasse pagate per l’erogazione di servizi concessi da aziende pubbliche quali:
servizi aeroportuali, marittimi, fluviali, quote sociali e premi di assicurazione o enti statali quali: fondi di promozione industriale, fondi di promozione culturale, commissione nazionale dell’energia ecc.

La proprietà privata e’ riconosciuta , ed e’ una componente essenziale della libertà economica.

La proprietà privata, compresi i diritti di proprietà industriale, trova piena protezione legale.

Sono riconosciuti e tutelati i diritti di proprietà sugli edifici e mobili.

Non viene invece riconosciuta la proprietà del suolo per la quale il governo offre concessioni della durata di 50 anni con opzioni di rinnovo.

In effetti, il sistema delle concessioni è sostitutivo della piena proprietà, con la differenza che il suolo non può essere utilizzato a garanzia di obbligazioni.

ACCORDI COMMERCIALI

Esiste un ‘accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica Democratica del Congo sulla Promozione e la Protezione degli Investimenti.

Sono in oltre in vigore i seguenti accordi e trattati bilaterali:accordo di COTONOU; ICSID (arbitrato facilitato dalla Banca Mondiale), Convenzione di New York sul riconoscimento e rafforzamento dell’arbitrato Internazionale.

 

Anno

Prodotto Interno Lordo (PIL) (miliardi di dollari)

2010

21.54

2011

25.85

2012

29.35

2013

32.7

2014

35.91

2015

37.92

2016

36.64

2017

37.62

2018

47.1

2019

50.42

2020

49.08

2021

55.09