Repubblica Centrafricana

Panoramica

La Repubblica Centrafricana o Centrafrican  (Ködörösêse tî Bêafrîka) è uno Stato dell’Africa Centrale.

La Repubblica Centrafricana non ha sbocchi sul mare e confina a nord con il Ciad, ad est con il Sudan, a sud con la Repubblica Democratica del Congo e la Repubblica del Congo e ad ovest con il Camerun.

Il territorio della Repubblica Centrafricana è costituito da un altopiano sul quale si innalzano isolati gruppi montuosi a nord-est e a nord-ovest.

L’altopiano separa il bacino idrografico del Lago Ciad, a nord, da quello del fiume Congo, a sud.

I corsi d’acqua sono numerosi e nei periodi delle piogge aumentano la loro portata fino a causare inondazioni.

Italafrica centrale - Repubblica Centrafricana

Geografia

La Repubblica Centrafricana confina a ovest con il Camerun, a nord con il Ciad, a est con il Sudan e il Sudan del Sud, a sud con la Repubblica Democratica del Congo e il Congo.

Il territorio, che si allunga in senso latitudinale per oltre 1300 km, comprende un ampio tratto dello spartiacque tra i contigui bacini del Ciad, del Congo e del Nilo. La morfologia prevalente è costituita da una serie di altipiani modellati in rocce cristalline del basamento pre-paleozoico, che si stendono a un’altitudine media di oltre 500 m e sono parzialmente ricoperti da sedimenti mesozoici. La topografia si innalza alle due estremità, con i monti Bongos (1368 m) a est che costituiscono lo spartiacque con il Nilo Bianco, mentre a ovest i monti Yadé (1420 m) fungono da spartiacque con il bacino del Ciad e del Sanaga (Camerun).

Il sistema idrografico, assai articolato, è diviso in due principali bacini: quello settentrionale del lago Ciad (40% della superficie del territorio) alimentato dal Chari e dal Logone, e quello meridionale del Congo (60% della superficie) alimentato dal suo più importante affluente di destra, l’Oubangui. Esso segue per un lungo tratto del percorso il confine con il Congo e costituisce la principale via di comunicazione fra il bacino del Congo e quello superiore del Nilo. Malgrado la presenza di numerose rapide è navigabile in ogni stagione.

Il clima varia notevolmente a seconda della latitudine: nelle regioni meridionali è di tipo tropicale con due stagioni e temperature medie annue attorno ai 24 °C, forti escursioni termiche giornaliere e piovosità che supera i 1500 mm annui durante la stagione delle piogge. Nelle regioni settentrionali il clima assume caratteri saheliani con una diminuzione della piovosità al di sotto dei 1000 mm concentrati in una breve stagione estiva.

A queste diverse condizioni climatiche corrispondono diversi tipi di vegetazione: mentre nelle regioni settentrionali prevale la savana più arida dominata da arbusti e acacie spinose, nelle zone meridionali la vegetazione si fa più fitta fino ad assumere le caratteristiche della foresta pluviale nella parte sud-occidentale del Paese. La fauna presente è la più ricca di animali selvatici di tutta l’Africa: oltre all’elefante sono diffusi il leone, il leopardo, l’antilope, la gazzella e numerose varietà di scimmie. I parchi nazionali di André-Felix, di Bamingui-Bangoran e di Saint-Floris, oltre a tre grandi riserve, contribuiscono a preservare il patrimonio naturalistico.

Investire nella Repubblica Centrafricana

Opportunità commerciali per le imprese italiane

La Repubblica centrafricana, offre opportunità di investimento nei seguenti settori chiave:
Minerario
. Notevole è la presenza in Repubblica Centrafricana di risorse minerarie. In particolare è stata rilevata la presenza di uraniolignite, ferro, rame, riserve di calcare di riserve e soprattutto diamanti e oro nel Nord-est.
La Repubblica Centrafricana è la quinta più grande al mondo per la qualità dei suoi diamanti.
Nel 2004, nell’ambito del settore minerario il governo ha promulgato un codice minerario per una migliore tracciabilità dei diamanti.
Le ricchezze del sottosuolo non sfruttate (uranio, ferro, cemento, e anche l’olio) costituiscono opportunità per gli investitori.
Campagne promozionali sono in corso per far conoscere all’esterno il potenziale minerario.
Forestale
. Il settore forestale ha svolto un ruolo importante nell’economia nazionale: è il secondo maggiore esportatore di valore, dopo i diamanti.
Oltre al legno,  altri prodotti della foresta vengono scambiati con l’estero.
Agricoltura, Allevamento e Silvicoltura. 
Il settore agricolo presenta favorevoli condizioni naturali per il suo sviluppo anche se numerose terre sono incolte o sottoutilizzate.
Le colture alimentari (riso, miglio e sorgo nel nord, tuberi, olio di palma, di banane e canna da zucchero nel sud, ) sono consumate in loco.

PIL derivato dal settore agricolo
55%
Ruolo dei diamanti nell'esportazione
50%
Esportazioni legname
40%

Industria e risorse estrattive

L’industria è poco sviluppata ed i pochi stabilimenti presenti si occupano soprattutto della lavorazione dei prodotti agricoli.
La Repubblica Centrafricana è uno dei più grandi produttori mondiali di diamanti, settore che costituisce la seconda fonte di reddito del paese dopo la deforestazione. I diamanti costituiscono la principale voce nelle esportazioni della Repubblica Centrafricana rappresentando circa il 40-55% del volume totale, ma circa il 30-50% dei diamanti estratti annualmente fuoriesce dal paese attraverso modalità clandestine.
Nel sottosuolo si trovano altri preziosi minerali:uranio,oro e ferro.

Agricoltura e allevamento

Cassava, arachidi, mais, sorgo, miglio, sesamo, plantago rappresentano le principali colture ma sono importanti anche le coltivazioni di cotone, caffè e tabacco. Molto diffusa la distillazione di bevande alcoliche (birra di sorgo e liquori). Povero l’allevamento (caprini e bovini).
La maggior parte della popolazione è impegnata nell’agricoltura di sussistenza e circa il 55% del PIL del paese deriva dal settore agricolo che, insieme, ai ricavi provenienti dallo sfruttamento del patrimonio forestale (20% del PIL e circa 40% delle esportazioni) costituisce uno dei pilastri dell’economia del paese.

Turismo

In particolare il turismo risulta essere poco sviluppato in seguito alla mancanza di infrastrutture. Essendo però il paese ricco di bellezze naturali, in particolar modo da ricordare sono i suoi safari, sarebbero auspicabili investimenti in tale settore e in quello delle strutture ricettive in modo da favorire il richiamo dei turisti e incidere sullo sviluppo generale del paese.
Alcune regioni del paese sono meta di ecoturismo grazie anche alla presenza di alcuni parchi nazionali (Dzanga-Sangha nella foresta pluviale, Bamigui-Bangoran nel nord e Manovo Gounda st.Floris National Park).

Settori in espansione

Il Paese presenta diversi settori dinamici ed in crescita. il Governo infatti ha fissato obiettivi di crescita nel settore agricolo, forestale, delle infrastrutture, estrattivo, ecc.
Il settore bancario risulta relativamente dinamico nella capitale dove si registra la presenza di tre banche commerciali. In questo scenario le autorità hanno promosso alcune riforme delle finanze pubbliche, congiuntamente alla registrazione di una ripresa della cooperazione internazionale.

Il paese

La regione occupata dalla Repubblica Centrafricana è stata abitata fin da tempi antichissimi: vari ritrovamenti testimoniano l’esistenza di antiche civiltà anteriori alla nascita dell’Impero Egizio. Nella zona si sono susseguiti, nei secoli, vari regni e imperi, fra i quali l’impero di Kanem-Bornu, l’impero Wadai, il regno di Baguirmi. Gruppi fur si sono stanziati nella regione attorno al lago Ciad e lungo l’Alto Nilo. Più tardi vari sultanati rivendicarono la regione dell’attuale Repubblica Centrafricana, utilizzando l’intera regione dell’Ubangi come una grande riserva di schiavi, dalla quale essi erano trasportati e venduti nel Nord Africa attraverso il Sahara, soprattutto al mercato del Cairo. Migrazioni di popolazioni nel XVIII e XIX secolo portarono nuove etnie nell’area, come gli asandé, i banda, ed i baya-mandjia.

Nome completo: Repubblica Centrafricana
Nome ufficiale: (FR) République Centrafricaine, (SG) Ködörösêse tî Bêafrîka
Lingue ufficiali: Francese e sango
Capitale: Bangui
Superficie totale: 622.984 km² (42º)
% delle acque: trascurabile
Popolazione totale: 5.990.855 ab. (2020)
Densità: 10 ab./km²
Tasso di crescita: 2,142% (2012)
Nome degli abitanti: Centrafricani
Valuta: Franco CFA
Codici ISO 3166: CF, CAF, 140
Prefisso tel.: +236
Sigla autom.: RCA
Inno nazionale: La Renaissance
Festa nazionale: 1 dicembre

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Informazioni importanti

Nella Repubblica Centrafricana è presente una Carta per gli investimenti.

La Carta per gli investimenti, adottata nel 2001, delinea il quadro generale, volto a disciplinare gli investimenti nazionale e stranieri nel paese, delle imprese industriali e delle piccole e medie imprese impegnate in attività di produzione, conservazione, trasformazione di materie prime o prodotti finiti.

L’obiettivo principale della Carta Nazionale è quello di promuovere gli investimenti nella RCA.

La Carta si applica a tutte le imprese industriali e alle PMI che operano nei seguenti settori:

  • Attività di trasformazione dei prodotti di origine vegetale o animale;
  • Produzione e trasformazione;
  • Attività di produzione di energia;
  • Attività di costruzione edilizia economica, sociale e industriale;
  • Attività di opere pubbliche e di ingegneria;
  • Attività di raccolta, stoccaggio, confezionamento e trasformazione dei prodotti agricoli e sulle derrate alimentari;
  • Attività di studi e ricerche;
  • Attività di analisi di laboratorio, verifiche o  produzione di prodotti chimici e farmaceutici;
  • Attività di produzione di libri e di stampa;
  • Attività di assemblaggio e manutenzione di attrezzature industriali, trasporti, telecomunicazioni ed elettronica;
  • Fabbricazione di prodotti chimici e prodotti alimentari utilizzati come input per altri settori.
 

Tutte le aziende che svolgono le attività sopra menzionate, possono beneficiare dei vantaggi della Carta, ad eccezione di quelli il cui business si riferisce alla rivendita dei prodotti acquistati al di fuori della società.

Tutte le attività connesse al settore forestale, all’estrazione e allo sfruttamento turistico che sono regolate da leggi particolari sono esclusi dal campo di applicazione della presente Carta degli Investimenti.

La Carta degli Investimenti viene applicata alle aziende che soddisfano le seguenti condizioni:

  • Presentare un programma di investimenti da tre  a cinque  anni;
  • Indicare nel programma delle attività esistenti, il numero di dipendenti a tempo indeterminato;
  • Tenere una contabilità corretta a prescindere dal volume d’affari;
  • Rispettare gli obblighi generali ai sensi della legislazione attuale per quanto riguarda la forma della società e gli statuti relativi.

I Dazi presenti nel sistema della Repubblica Centrafricana sono per lo più in uscita e riguardano prodotti che hanno subito una prima trasformazione.

Tali dazi hanno una percentuale del 20% del valore imponibile (TV)  oppure del 10% del valore a seconda delle specie esportate .

Per esempio per i prodotti di trasformazione come il legno segato e il compensato i dazi in  uscita sono il 10% del valore imponibile.

Dal 2019 il presidente è FIRMIN NGREBADA.

MINISTRI:

Ministro dell’Economia, della Pianificazione e della Cooperazione: Félix Moloua

Ministro delle finanze e del bilancio: Henri Marie Dondra

Ministro dei lavori pubblici e della manutenzione stradale: M. Guismala Hamza

Ministro dell’Energia e dello Sviluppo delle Risorse Idriche: Herbert Gotran Djono Ahaba

Ministra della difesa nazionale e della ricostruzione dell’esercito: Marie Noëlle Koyara

Ministro della Giustizia, Diritti Umani, Custode dei Sigilli: Flavien Mbata

Ministro incaricato del disarmo, smobilitazione, reintegrazione e rimpatrio: Maxim Mokom

Ministro dei trasporti e dell’aviazione civile: Arnaud Djoubaye-Abazene

Ministra degli affari esteri e dell’Africa centrale all’estero: Sylvie Baipo Temon

Ministro dell’Interno, responsabile della pubblica sicurezza: Generale di brigata Henri Wanzet Linguissara

Ministro del commercio e dell’industria: Mahamat Taïb Yacoub

Ministro delle miniere e della geologia: Léopold Mboli Fatrane

Ministro dell’amministrazione territoriale e del decentramento: Augustin Yangana-Yahote

Ministro della salute e della popolazione: Pierre Somse

Ministro del bestiame e della salute animale: Amadou Bi Aliou

Ministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale: Honoré Feizoure

Ministro delle poste e delle telecomunicazioni: Justin Gourna-Zacko

Ministro delle comunicazioni e dei media, portavoce del governo: Ange Maxime Kazagui

Ministro delle acque, delle foreste, della caccia e della pesca: Amit Idriss

Ministro dell’istruzione primaria e secondaria: M. Moukadas Noure

Ministra dell’azione umanitaria e della riconciliazione nazionale: Virginie Baïkoua

Ministro dell’istruzione superiore: Jean-Jacques Sanze

Ministra della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica: Ginette Amara

Ministro dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile: Thierry Kamach

Ministro del lavoro, dell’occupazione, della protezione sociale e della formazione professionale: Hugues Tchemeuni

Ministro della modernizzazione dell’amministrazione e dell’innovazione dei servizi pubblici: Martin Koumtamadji

Ministro del servizio pubblico: Jean-Christophe Nguinza

Ministra per la promozione delle donne, la famiglia e la protezione dell’infanzia: Aline Gisèle Pana

Ministro dell’educazione e dell’alfabetizzazione tecnica: M. Souleymane Daouda

Ministro responsabile della Segreteria Generale del Governo: Maxime Balalou

Ministro della gioventù e dello sport: Régis Noël Dounda

Ministro delle Piccole e Medie Imprese, dell’Artigianato e del Settore Informale: M. Maouloud Moussa Terab

Ministra incaricato dei rapporti con le istituzioni della Repubblica: Eugénie Ngbondo

Ministro delle arti, della cultura e del turismo: M. Dieudonné Ndomate

Ministra dell’urbanistica, delle città e dell’edilizia abitativa: Gina Lawson Roosalem

Ministro delegato al Ministro degli affari esteri e dell’Africa centrale all’estero, incaricato della Francofonia e del Protocollo di Stato: Chancel Sekode Ndeugbayi

Ministro Delegato al Ministro dell’Amministrazione Territoriale e del Decentramento, incaricato dello Sviluppo Locale: Issa Bi Amadou

Ministro Delegato al Primo Ministro, Capo del governo incaricato dei rapporti con i gruppi armati: Sig. Gilbert Toumou Deya

Ministro delegato al ministro del disarmo, smobilitazione, reintegrazione e rimpatrio: colonnello Bienvenu Selesson

 

Il Sistema Fiscale centrafricano si compone di imposte che vengono classificate in imposte dirette (Imposta sul Reddito delle Persone Collettive e singole) e di imposte indirette.

L’imposta sul reddito delle società vengono calcolate sulla base del fatturato lordo (CA).

Per quanto riguarda il privato, la tassazione viene così suddivisa:

– Non-Profit commerciale (BNC) per le professioni.

– Commercio e Industria Utili (BIC), per altre attività.

Secondo il sistema fiscale chi voglia costituire una società, ha i seguenti obblighi:
– Presentazione di 3 copie della costituzione;

– Registrazione (attribuzione del numero di identificazione fiscale). 

Ci sono da pagare le seguenti imposte:
1 – Quota di iscrizione (importo varia a seconda della natura degli atti);
2 – pagamento della licenza;
3 – imposta definitiva, se il contribuente ha un giro d’affari (fatturato) inferiore a 30.000.000 FCFA;
4 – Imposte sul reddito personale.

In sostanza la Repubblica Centrafricana ha elevate aliquote fiscali. L’aliquota massima dell’imposta sul reddito è del 50% mentre quella dell’imposta sulle società è del 30%. Altre imposte includono: una imposta sul valore aggiunto (IVA) e una tassa sulle transazioni di controllo.

Il paese è membro delle principali organizzazioni economiche sovranazionali e regionali quali: African Development Bank (ADB), African, Carribean and Pacific Group of States (ACP), FMI (Fondo Monetario Internazioanle), WTO (World Trade Organisation). Il paese dipende significativamente dagli aiuti multilaterali e dal supporto prestato da numerose ONG e agenzie di sviluppo straniere che forniscono servizi a cui il governo locale non è attualmente in grado di provvedere.

In qualità di membro del CEMAC – Economic Communinty of Central African States la Repubblica Centrafricana è coinvolta in una fase di negoziazione per un Accordo di Partenariato Economico (APE) con l’Unione Europea.

Le tensioni tra le varie personalità politiche e militari del paese e la passata guerra civile hanno danneggiato gravemente l’economia della Repubblica Centrafricana determinando contrazioni significative del PIL nei primi anni del 2000 (-6,4% nel 2003).

Anno

Prodotto Interno Lordo (PIL) (miliardi di dollari)

2010

2.14

2011

2.44

2012

2.51

2013

1.69

2014

1.9

2015

1.7

2016

1.83

2017

2.07

2018

2.28

2019

2.28

2020

2.37

2021

2.72