Accorsi Angola- Italia - Cestari- quirinale

Accordi Italia-Angola: nuova forte opportunità per l’imprenditoria del Sud

A. Cestari ha partecipato agli incontri di stato al Quirinale con il presidente Joao Lourenco. Siglati accordi di cooperazione economica con l’Angola.

Gli accordi di cooperazione economica con l’Angola, siglati in occasione della visita di Stato del Presidente Joao Lourenco, sono una nuova opportunità per le imprese lucane e meridionali. Ne è convinto il lucano Alfredo Carmine Cestari, presidente della Camera ItalAfrica e da oltre 30 anni presente a Kinshasa con investimenti ed attività imprenditoriali.

Cestari, ha partecipato agli incontri con il Governo italiano e al Quirinale (con la cena offerta alla delegazione di Stato), presenti tra gli altri la Premier Meloni, Ministri italiani, Maria de Fátima Jardim, ambasciatrice dell’Angola, Claudio Descalzi Amministratore Delegato dell’Eni., Silvana Sciarra, Presidente della Corte Costituzionale, ha supportato la delegazione di Stato angolana.

La Camera ItalAfrica ha firmato un Memorandum di Accordo insieme a Cassa depositi e prestiti, Ice , Eni, Aipex (Agenzia Angolana per investimenti). Ci occupiamo – sottolinea Cestari – di monitorare con attenzione la fase di transizione che il Governo Angolano ha avviato verso un’economia meno dipendente dal petrolio e che sta puntando su una maggiore produzione locale e su nuovi settori sia per l’export che per l’import.

I dati dei rapporti con l’Angola

L’ interscambio italo-angolano, dopo il calo dovuto alla pandemia, è cresciuto nel 2022 di circa il 350 per cento, raggiungendo un valore di un miliardo e 800 milioni di euro.

Secondo dati Sace nell’ultimo anno le importazioni dell’Angola dall’Italia hanno raggiunto un valore di 300 milioni di euro mentre Sace ha in portafoglio transazioni e investimenti garantiti per circa 800 milioni.

Sono dati che esprimono il significato più importante della cooperazione con questo Paese Africano rafforzata adesso – aggiunge Cestari – dalle parole del Presidente Lourenco che ha spiegato che l’Angola e’ interessata agli investimenti privati italiani, ma ha anche interesse ad aprire porte per i nostri imprenditori sul mercato italiano.

In particolare oltre ai settori di energia, agricoltura e difesa e sicurezza, ci sono settori emergenti quali l’industria del legname, dei mobili, la sanità per fornire attrezzature agli ospedali e la farmaceutica. Le porte aperte dai massimi rappresentanti di Stato dell’Angola per ricevere e accogliere gli investitori italiani sono pertanto il migliore incoraggiamento.

Con il nostro Progetto Sud Polo Magnetico aiutiamo il continente africano e noi stessi esportando quanto abbiamo di meglio: i nostri prodotti, il design, le tecnologie, le nostre eccellenze. Così aiutiamo la nostra capacità produttiva e manteniamo posti di lavoro nel nostro Sud Italia. 

Si devono aiutare queste realtà connettendole alle nostre piccole e medie imprese che, in quei mercati, potrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento allo sviluppo. Mettiamo al centro il Mezzogiorno, per la prossimità geografica con questo enorme mercato che fra 30 anni conterà 2 miliardi e mezzo di consumatori i quali, in percentuale sempre crescente, avranno una grossa capacità di spesa. 

Per le PMI, risulta ad oggi importante sfruttare le possibilità offerte dall’internazionalizzazione e in questo senso il mercato angolano rappresentano un importante sbocco economico. La Camera ItalAfrica dopo gli accordi sottoscritti intensificherà la propria attività di consulenza ed assistenza alle imprese italiane specie con l’organizzazione di specifiche missioni accompagnandole in ogni fase.

Ci sono dunque ampi margini di miglioramento della partnership tra Italia e Angola– ha dichiarato Cestari, enfatizzando il know how delle PMI italiane. 

La stabilità politica e le risorse profuse dal Governo del paese africano per il miglioramento delle infrastrutture, lo rendono una delle nazioni con il più alto potenziale di espansione nell’’Africa Sub-sahariana e Australe. Si tratta di capovolgere lo stereotipo dell’Africa come portatrice di problemi per guardare invece alle opportunità.