ZES Jonica: Con le polemiche non si ritrova il tempo perduto
Alfredo Cestari, presidente Camera ItalAfrica è impegnato in progetti per promuovere investimenti dall’estero nell’area appulo-lucana e ZES Jonica
MOLITERNO (Pz) – “Non sono certo le polemiche che in Basilicata e in Puglia sembrano aver riacceso l’interesse politico-istituzionale sulla ZES Jonica a farci recuperare il tempo perduto”: è quanto sostiene l’ing. Alfredo Cestari, presidente Camera ItalAfrica, impegnato in progetti per promuovere investimenti dall’estero nell’area appulo-lucana.
Nello specifico, attraverso il Progetto Sud Polo Magnetico sta lavorando nel campo “Protocolli energetici” per ridurre il costo dell’energia per le imprese operanti nelle Zes e più in generale per l’ incremento della competitività delle imprese, sia in maniera diretta, attraverso la consulenza e l’assistenza tecnica per il sostegno finanziario agli investimenti, sia in maniera indiretta, attraverso azioni volte al potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali. Un’attività che si svolge in forma sinergica per offrire pari opportunità alle imprese che investiranno e quindi si localizzeranno in ciascuna delle tre Zes del Sud con i rispettivi porti di riferimento: Zes Calabria (Gioia Tauro), Zes Campania (Napoli), Zes Jonica Puglia-Basilicata (Taranto).
In Basilicata nei giorni scorsi le polemiche hanno interessato esponenti della precedente Giunta e dell’attuale; in Puglia invece le polemiche riguardano l’indicazione da parte del Governatore Emiliano di Floriana Gallucci, come commissario per la Zona economica speciale interregionale jonica, in base ad un accordo (che non è stato ancora portato a termine) tra il Ministero per il Sud e la Regione Puglia.
Per Cestari dopo le recenti designazioni dei commissari delle due Zone economiche speciali della Sicilia e di quella Campania anche per la ZES Jonica la nomina del commissario “è una condizione prioritaria e indispensabile a rilanciarne l’operatività, purtroppo ferma da troppo tempo”.
Il presidente ItalAfrica sottolinea che “nell’ambito della Missione 5 – Componente 3 e’ prevista la Riforma per il Rafforzamento delle Zone Economiche Speciali (ZES). La riforma punta a semplificare il sistema di governance delle ZES e a favorire meccanismi in grado di garantire la messa in opera degli interventi in tempi rapidi e a favorire l’insediamento di nuove imprese. La riforma riguardera’ l’attivita’ e i poteri del Commissario, che avra’ la titolarita’ del procedimento di autorizzazione unica e sara’ l’interlocutore principale per gli attori economici interessati a investire sul territorio di riferimento. Per semplificare le procedure amministrative di insediamento delle imprese nelle aree ZES, si facilitera’ la realizzazione del Digital One Stop Shop ZES, rafforzando cosi’ il potenziale di crescita dei territori, accrescendone l’attrattivita’ nei confronti delle imprese (anche straniere), con conseguente possibile impatto occupazionale. Sono questi – spiega – i temi attuali che ci interessa discutere alimentando il confronto con i soggetti imprenditoriali”.
Per Cestari “è prioritario procedere, attraverso il più rapido ed efficace impiego dei nuovi fondi comunitari intrecciati a quelli della programmazione regionale 2021-2026 (Fesr), per superare il gap infrastrutturale. Scontiamo ancora limiti insopportabili. Ci sono realtà industriali alle quali, per burocrazia, manca da anni un collegamento alla rete del gas. Ci aspettiamo dunque che il ministero del Sud con la nomina del commissario per la Zes Jonica acceleri il processo di riforma delle modalità di svolgimento delle conferenze dei servizi al Sud in modo da rendere agevole e attrattivo per le aziende insediarsi nel Mezzogiorno. I risultati da raggiungere – continua – restano quelli della strategia istitutiva delle Zes: rafforzare l’attenzione specifica dei territori interessati sui progetti di sviluppo delle singole Zes; rafforzare il ruolo di coordinamento e impulso del presidio centrale per consentire a ogni singola Zes di crescere secondo linee di sviluppo coerenti con un disegno strategico nazionale evitando «deleteri campanilismi”.
“Le imprese non chiedono solo aiuti economici ma – dice Cestari – soprattutto una semplificazione delle procedure normative che possa facilitare gli investimenti nel nostro Paese e l’apertura di nuove opportunità di business per le aziende italiane. Per superare la crisi economica scaturita dall’emergenza Covid c’è bisogno di infondere ottimismo agli imprenditori e ai professionisti – ha proseguito il numero uno della Camera di Commercio ItalAfrica – affinché acquistino fiducia per continuare a investire. Per fare questo servono figure professionali che siano in grado di accompagnarli in questo percorso per il superamento delle pastoie burocratiche e occorrono tempi certi. Grazie alla nostra esperienza maturata sul campo offriamo al Governo e nello specifico alla Ministra Carfagna il nostro contributo per rendere le Zes un vero volano per l’economia e l’occupazione in tutte le regioni del Sud d’ Italia”.