Ruanda

Panoramica

Il Ruanda (in francese Rwanda) è uno Stato dell’Africa Orientale la cui capitale è Kigali. Confina a ovest con la Repubblica Democratica del Congo, a nord con l’Uganda, a est con la Tanzania e a sud con il Burundi. Il Paese non ha sbocchi sul mare.

Il Ruanda si trova nella fascia equatoriale, ma, a causa della sua altitudine, presenta un clima temperato, considerato fra i più salubri dell’intero continente africano.

La temperatura media è di 20 °C. Le precipitazioni non sono molto abbondanti (fra i 1000 e i 1400 mm annui, con valori maggiori sui Virunga) e sono concentrate in due periodi dell’anno (marzo-maggio e ottobre-dicembre).

Italafrica Centrale - Rwanda

Geografia

Il territorio è prevalentemente montuoso (l’altitudine media è di 1 700 m s.l.m.). I rilievi si sono sviluppati nell’era cenozoica, con la formazione della Rift Valley africana. La principale catena è quella dei monti Virunga (altezza media 2 700 m), situati nel nordovest del Paese, a cui appartiene la vetta più alta (Karisimbi, 4 507 m); nella catena sono presenti diversi vulcani attivi. La catena fa da spartiacque fra i bacini dei due maggiori fiumi dell’area, il Nilo e il Congo. La zona più pianeggiante è quella orientale, caratterizzata da numerosi laghi e acquitrini paludosi.

Idrografia
Il Ruanda è attraversato da numerosi fiumi a carattere stagionale, la cui portata d’acqua dipende dalle piogge. Il più importante è il Kagera, che lambisce i confini orientali del Paese e da cui ha origine il Nilo. A ovest scorrono il Ruzizi, che sfocia nel lago Tanganica, e il Luguka, un affluente del fiume Congo. Il lago più esteso è il Kivu (2 650 km², 1 459 m s.l.m.).

Investire in Ruanda

Opportunità commerciali per le imprese italiane

Il Ruanda presenta notevoli opportunità per imprese italiane che vogliano investire.

La crescita  del prodotto lordo interno ha avuto una pausa nel 2003 a causa delle piogge e della riduzione dell’aiuto estero (50% budget). In generale è però una crescita squilibrata, sospinta dall’edilizia e dai servizi mentre il settore manifatturiero ha avuto una recessione e le entrate di caffè, tè e piretro sono crollate. Lo sviluppo di Kigali contrasta con la stagnazione e a volte con la regressione delle campagne.

Nelle città medio-piccole molti negozianti hanno chiuso bottega a causa dell’insolvibilità della clientela. Del resto, il salario mensile di un insegnante è di circa 25€, metà del salario di prima del genocidio.

Oggi i ruandesi sono 8,5 milioni, un milione in più del marzo 1994, in seguito al rientro dei rifugiati provenienti dall’ Uganda, dal Burundi, dalla Tanzania e dalla Rd Congo. La produzione agricola non è in grado di nutrire l’intera popolazione, 124mila persone dipendono dall’aiuto alimentare. La disponibilità alimentare per abitante è in declino mentre la popolazione continuerà ad aumentare. Si fa quindi affidamento sul boom edilizio che assorbe una parte della sottoccupazione delle campagne.

Il governo punta  anche sullo sviluppo dei servizi per riequilibrare la bilancia commerciale(le importazioni superano del 25% le esportazioni), a tal fine sta investendo sia sulla costruzione di una efficiente rete di telecomunicazioni e di strade sia nell’educazione, infatti ha reso per tutti gratuito l’insegnamento primario, l’obiettivo fissato per il 2020  e che circa 350 scuole secondarie sono collegate a internet. 

Esistono numerose opportunità per gli investitori sia stranieri che nazionali, in particolare nei settori del:

Prodotti dell’agricoltura, pesca e silvicoltura: Le attivita’ agricole occupano la maggioranza della popolazione ma le colture commerciali hanno scarsa diffusione e quelle di sussistenza non sono sufficienti a coprire il fabbisogno alimentare. Le colture che presentano maggiore attrattivita’ commerciale sono il te’ e il caffe’.

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili): Il governo del Ruanda punta su investimenti privati e sulla realizzazione di alcune grandi opere per rilanciare il paese: produzione di energia elettrica con la realizzazione di alcune grandi dighe o l’estrazione di gas dal lago Kivu, cosi’ come il piano per la realizzazione di micro centrali idroelettriche distribuite su tutto il territorio nazionale e l’utilizzo di fonti alternative.

Servizi di informazione e comunicazione: Il governo ruandese punta a rendere il Ruanda un hub regionale dell’information and communication technology. In tal quadro si inserisce il progetto K-Lab, un hub di innovazione finanziato dal Governo e con sede a Kigali.

Flussi turistici: Il settore turistico e’ in forte crescita, grazie alle meraviglie naturalistiche che hanno pochi eguali nel mondo ed alla sicurezza di cui il paese gode. In particolare, spiccano il parco nazionale Akagera, in cui si possono osservare i “big five” (leoni, leopardi, rinoceronti, elefanti e bufali) e il Parco dei Vulcani, che e’ uno tra i pochi al mondo in cui si possono osservare i gorilla della montagna, la principale attrazione turistica del paese. Anche il turismo sostenibile e’ in notevole crescita. Negli ultimi cinque anni i flussi turistici sono considerevolmente aumentati, grazie anche a mirate politiche promozionali del Governo, soprattutto orientate ad un turismo di élite.

Il Ruanda è pienamente impegnato a promuovere gli investimenti nazionali e stranieri: in quest’ottica  ha commissionato uno studio per sviluppare l’energia eolica. Il progetto fa parte di una serie di iniziative per la diversificazione delle fonti energetiche.

Le opportunità di investimento in Ruanda e il clima sempre migliore per  gli investimenti sono tangibili e non futuribili.

Popolazione impegnata nell'agricoltura
90%
Contributo agricoltura sul PIL
39.4%
Percentuale boschiva del territorio
21%

Industria

In Ruanda esiste essenzialmente un’industria estrattiva che riguarda la cassiterite (da cui si estrae poi lo stagno), il tungsteno, la columbite, la tantalite, l'oro, il berillio e il gas naturale. Quest'ultimo si trova in particolare sotto il Lago Kivu, in una delle riserve considerate più consistenti del pianeta (28,3 miliardi di metri cubi), ma l'estrazione è ostacolata dalla carenza di denaro.
Il settore metallurgico ha visto nel 1982 la creazione del primo impianto destinato alla produzione di stagno. Altre forme di industria prevedono piccoli stabilimenti per la trasformazione di prodotti agricoli, per la produzione di cemento e per la manifattura del tabacco.
L'industria mineraria (cassiterite, wolframite, oro, zaffiri e coltan) fornisce un importante contributo (98 mln US $ nel 2008, il 5% dei guadagni in valuta estera).

Agricoltura, allevamento e pesca

La base economica del Paese è costituita dall'agricoltura di piantagione, che occupa la maggior parte della forza lavoro e che è stata introdotta in epoca coloniale prima dai Tedeschi e poi dai Belgi. Attualmente è oggetto dei piani governativi di sviluppo, finanziati con gli aiuti esteri, che hanno come obiettivi:
* l'aumento della produttività;
* l'estensione della superficie coltivabile (che comunque rimane esigua rispetto alla popolazione);
* l'intensificazione dei rapporti commerciali.

Il settore ha uno sviluppo molto lento a causa dell'arretratezza delle strutture. Le produzioni sono insufficienti al fabbisogno della popolazione. Sono coltivati per il mercato interno la batata, la manioca, la patata, il sorgo, il mais e prodotti agricoli come i legumi, per l'esportazione il caffè, il tè, il piretro, il tabacco, le arachidi, la soia e altre piante per l'estrazione di oli. La coltivazione del riso e della canna da zucchero ha dato risultati insoddisfacenti.
I boschi e le foreste sono poco sfruttati e coprono il 21% del territorio. Il legname è usato solo come combustibile.

L' allevamento è favorito dai vasti spazi a prateria e a savana, da un adeguato livello di precipitazioni e da una limitata diffusione delle zanzare tse-tse. Esso è tuttavia limitato dalla mancanza, di acqua, di mangimi di qualità e di servizi veterinari adeguati a fronteggiare le cicliche epidemie. Sebbene l'allevamento sia condotto con metodi arretrati, soddisfa le richieste interne. Sono allevati soprattutto bovini e caprini, specialmente per il latte.

La pesca è un'attività di modesta importanza, praticata soprattutto nel Lago Kivu, ma limitata dal depauperamento dei banchi di pesci.

Turismo

Anche il turismo è in rapido sviluppo vanno però migliorate e potenziate le strutture ricettive. Oggi il paese è considerato sicuro e il turismo infatti costituisce il maggior generatore di valuta estera (214 mln US $ nel 2008, +54%).

Settori in espansione

Il Ruanda sta per iniziare un programma di privatizzazione e liberalizzazione con lo scopo di raggiungere una crescita economica duratura. L’obiettivo consiste nel trasformare l’economia, che dipende al 90% dall’agricoltura, in un sistema moderno, fondato su settori differenziati nuovi e in piena espansione, dalle radici solide, capace di accogliere investimenti e di creare nuova occupazione e nuove opportunità.
Il paese esporta: caffé, tè, stagno, cassiterite e il piretro.
Recentemente sono stati realizzati grandi investimenti privati nel turismo e nello sviluppo delle nuove industrie, come quella dei fiori per l’esportazione e l’allevamento del pesce, settori appetibili per gli investitori.
Il Governo, attraverso l’agenzia RIEPA (Rwanda Investment Promotion Agency) è volta a sostenere gli investitori.
Mentre il commercio interno è poco sviluppato a causa della povertà della popolazione, il Rwanda ha una vivace attività commerciale con l’estero nonostante, paradossalmente, la differenza tra importazioni ed esportazioni abbia un segno negativo, cioè il capitale in entrata è inferiore rispetto a quello in uscita.

Il paese

Il primo popolo a insediarsi in Ruanda fu quello dei Twa, un’etnia di cacciatori e raccoglitori, abitatori delle foreste. Successivamente, nel primo millennio d.C., migrò in questo territorio la popolazione bantu degli Hutu. Nel XIV secolo arrivarono probabilmente dall’area etiope, i Tutsi, un popolo allevatore di bestiame, che assoggettarono gli Hutu. Assunto il potere del territorio, lo divisero in staterelli e organizzarono una società a struttura piramidale, al cui vertice era il re. Il clan dei Nyighinya negli anni successivi cominciò l’espansione del territorio ruandese. Per secoli le tre tribù ruandesi Hutu (85%), Tutsi e Twa condivisero la stessa cultura, lingua e religione.

Nome completo: Repubblica del Ruanda
Nome ufficiale: (RW) Repubulika y'u Rwanda, (SW) Jamhuri ya Rwanda, (FR) République du Rwanda, (EN) Republic of Rwanda
Lingue ufficiali: Kinyarwanda, inglese, francese e swahili
Capitale: Kigali
Superficie totale: 26 338 km² (144º)
% delle acque: 5,3%
Popolazione totale: 11 262 564 ab. (2015)
Densità: 427,6 ab./km²
Tasso di crescita: 2,751% (2012)
Nome degli abitanti: Ruandesi e ruandezi
Valuta: Franco ruandese
Codici ISO 3166: RW, RWA, 646
Prefisso tel.: +250
Sigla autom.: RWA
Inno nazionale: Rwanda nziza

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Informazioni importanti

Il codice di investimento, istituito per legge nel 1998, prevede chiaramente una garanzia del governo per quanto riguarda:
1) La tutela degli investimenti;
2) La risoluzione delle controversie tra gli investitori e il governo
3) L’esternalizzazione dei fondi (capitale compresa, dividendi e royalties)

Altre misure di salvaguardia sono disponibili sotto forma di:

Copertura dei rischi da parte delle imprese locali di assicurazione per i rischi finanziari.

Attività di risoluzione delle controversie attraverso i servizi di arbitrato.

Il Ruanda è membro della African Trade Insurance (ATI), che offre una copertura contro il rischio di espropriazione, annullamento dei titoli e la restrizione delle importazioni ed esportazioni, inconvertibilità e l’incapacità di trasferimento di valuta locale a valuta forte, così come la copertura contro i rischi connessi alla guerra e civile.
L’agenzia RIEPA (Rwanda Investment Promotion Agency) è il punto di riferimento per l’ ATI nel paese.

Dazi all’importazione: I dazi all’importazione sono pagati sulle merci importate. Le tariffe applicabili ai dazi all’importazione sono elencate nel libro della tariffe doganali. Attualmente ci sono quattro aliquote d’imposta:

Prodotti Finiti: 30%
Semilavorati: 15%
Materie prime: 5%
Beni strumentali : 0%

Semilavorati o prodotti finiti che sono considerati come fattori di produzione per le industrie con licenza di sfruttamento sono tassati al 5%.

La legislatura ruandese riconosce il diritto di proprieta’.

La proprietà privata, compresi i diritti di proprietà industriale, trova piena protezione.

Sono riconosciuti e tutelati i diritti di proprietà sugli edifici e mobili.

Non viene invece riconosciuta la proprietà del suolo per la quale il governo offre concessioni.

Presidente della Repubblica: Paul Kagame
Primo Ministro: Edouard Ngirente

MINISTRI:

Ministra presso la Presidenza della Repubblica: Judith Uwizeye

Ministra presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri incaricato delle materie riservate: Ines Mpambara

Ministro delle finanze e della pianificazione economica: Uzziel Ndagijimana

Ministra del commercio e dell’industria: Béata Habyarimana

Ministro dell’ambiente: Mme Jeanne D’Arc Mujawamariya

Ministra dell’agricoltura e delle risorse animali: Geraldine Mukeshimana

Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione: Vincent Biruta

Ministro dell’amministrazione locale: Jean-Marie Vianney Gatabazi

Ministro delle Infrastrutture: Claver Gatete

Ministro della Difesa: Albert Murasira

Ministra dell’Istruzione: Valentine Uwamariya

Ministra della Gioventù e della Cultura: Rosemary Mbabazi

Ministra delle tecnologie della comunicazione e dell’innovazione: Paula Ingabire

Ministra della gestione delle crisi: Marie-Solange Kayisire

Ministra dello sport: Aurore Mimosa Munyangaju

Ministro della giustizia: Johnston Busingye

Ministra del servizio pubblico e del lavoro: Fanfan Kayirangwa Rwanyindo

Ministro della Salute: Daniel Ngamije

Ministra del genere e della promozione della famiglia: Jeannette Bayisenge

Segretari di Stato

Segretario di Stato incaricato della cooperazione e della comunità dell’Africa orientale: Manasseh Nshuti

Segretaria di Stato incaricato degli affari giudiziari e costituzionali: Solina Nyirahabimana

Segretaria di Stato incaricato degli affari sociali e della protezione sociale: Ignatienne Nyirarukundo

Segretaria di Stato incaricato della pianificazione economica: Claudine Uwera

Segretario di Stato incaricato della sanità primaria: Tharcisse Mpunga

Segretario di Stato incaricato del Tesoro nazionale: Richard Tusabe

Segretario di Stato presso il Ministro dell’agricoltura e delle risorse animali: Jean-Chrysostome Ngabitsinze

Segretario di Stato incaricato dell’istruzione primaria e secondaria: Gaspard Twagirayezu

Segretaria di Stato incaricato delle TIC e della formazione professionale: Claudette Irere

Segretario di Stato presso il Ministro della gioventù e della cultura: Edouard Bamporiki

 

IMPOSTE DIRETTE

Imposta sui redditi
Che comprende: l’imposta sui profitti aziendali derivante dagli utili delle imprese societarie, società cooperative, associazioni e imprese pubbliche.

L’aliquota fiscale è del 35% degli utili imponibili pagate entro e non oltre il 30 giugno dell’anno successivo.

Per i redditi percepiti invece dai lavoratori autonomi l’imposta viene calcolata sulla base del loro reddito reale o utilizzando il presunto regime fiscale.

Regime di imposizione forfettaria
Questa è per chiunque abbia un fatturato che è pari o superiore ai 36 milioni di euro l’anno. Tuttavia, i soggetti giuridici o persone fisiche con volume d’affari annuo inferiore a 36 milioni devono pagare le tasse secondo una tassazione forfettaria, a meno che non optano per il regime di tassazione dei redditi reali. Sotto il regime forfettario fiscale, l’aliquota è del 4% del fatturato annuo. 

Tassa sui guadagni (PAYE)
Questa è una tassa imposta sulle retribuzioni del trattamento economico che si applica quindi a coloro che percepiscono uno stipendio. Risultano essere incluse le indennità tra le quali alloggio e trasporto.

Per stabilire l’imposta dovuta, il reddito imponibile è determinato dopo aver sottratto il 20% della retribuzione dal compenso complessivo del contribuente guadagnato nel corso di un anno o in un periodo più o meno di un anno. 

Tassa sui mutui
Questa imposta viene calcolata sugli  interessi maturati da prestiti ottenuti e utilizzati per effettuare investimenti in società con residenza in Ruanda o aventi sede in Ruanda o sul profitto che comprende gli interessi sul prestito investito in società o dato a lavoratori autonomi, che non sono residenti in Ruanda o quelli non aventi la loro sede in Ruanda.

L’aliquota fiscale è del 20% del reddito imponibile, pagate entro 30 giorni dalla data di acquisizione dei profitti. 

Tassa sulla proprietà:
Tale tasse si paga sulle barche  a motore e sui veicoli ed è proporzionale alla potenza del motore.

IMPOSTE INDIRETTE

Accise pagate sia su alcune merci importate che di fabbricazione locale. Il più alto tasso di accisa è del 70% e viene pagata sui liquori e i vini. La più bassa è del 5% pagata sui veicoli.

Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)
I consumatori finali di beni e servizi pagano l’aliquota IVA che è del 18%.

Per quanto riguarda beni e servizi consumati dalle persone privilegiate, l’aliquota IVA è fissato allo 0%.

Le persone privilegiati sono quelli con status diplomatico, quelli che si occupano delle esportazioni, nonché i progetti finanziati da donatori eseguito nell’ambito di un accordo tra il governo del Ruanda e del donatore.

Inoltre tutti coloro che hanno un fatturato aziendale pari o superiore 15.000.000Frw all’anno o 3.750.000Frw in tre mesi consecutivi, che coincidono con  l’ultimo trimestre dell’anno sono tenuti a registrarsi e a pagare l’IVA.

Il Ruanda ha in vigore con gli Usa il seguente accordo bilaterale:

Accordo quadro per gli investimenti (TIFA), che e’ volto a promuovere la cooperazione nel commercio bilaterale e gli investimenti.

ll Ruanda è un membro di organizzazioni mondiali e regionali e dei trattati di interesse per potenziali investitori, quali:

*The African Trade Insurance Agency (ATI)

* Il mercato comune per l’Africa orientale e meridionale (COMESA)

* L’accordo di Cotonou tra l’Unione europea ei paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP)

* Il Centro internazionale per la risoluzione delle controversie relative agli investimenti (ICSID)

* La Multilateral Investment Guarantee Agency (MIGA)

* La Convenzione di Parigi sulla proprietà intellettuale, la Universal Copyright Convenzione e la Convenzione di Berna Copyright

* La World Intellectual Property Organization (WIPO)

* L’Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

 

Anno

Prodotto Interno Lordo (PIL) (miliardi di dollari)

2010

6.15

2011

6.91

2012

7.69

2013

7.85

2014

8.27

2015

8.59

2016

8.73

2017

9.25

2018

9.63

2019

10.12

2020

10.37

2021

10.63