Cestari (ItalAfrica): pronti a sostenere iI Piano d’azione italiano per l’export nei Paesi Africani ad alto potenziale

Siamo pronti a sostenere il Piano d’azione italiano per l’export nei Paesi Africani ad alto potenziale presentato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alle associazioni del mondo produttivo italiano. ItalAfrica, già in prima linea nel contribuire all’attuazione del Piano Mattei, si prepara ad intensificare le azioni a favore delle imprese italiane.

Così l’ing. Alfredo Carmine Cestari presidente della Camera ItalAfrica sottolineando che le esportazioni italiane verso l’Africa nel 2024 valevano complessivamente 20 miliardi di euro, il 2,8% in meno rispetto all’anno precedente, e che il governo sta puntando su alcuni Paesi del continente per incrementarle. Per il Sud e la Basilicata c’è un potenziale di export decisamente alto soprattutto con la Zes unica. La strategia trova fondamento operativo nel progetto “*Sud Polo Magnetico”, presentato in più occasioni in Basilicata con incontri e seminari in Val d’Agri e in Valbasento, oltre che al Presidente della Regione Bardi*. Parole d’ordine:
innovazione, trasformazione, potenziamento, infrastrutturazione e progettualità. Le risorse sono tante ed appartengono ai territori e alle grandi vocazioni di aree sconfinate di territorio.

La ricetta: i giovani e le loro idee in un mercato globale che non è più abituato ad osservare, e quindi a cogliere da ogni operazione un beneficio in termini economici e logistici.
“Il nuovo Piano del Governo che per accrescere il volume delle esportazioni in Africa punta a forum imprenditoriali in Costa d’Avorio, Kenya e Uganda e a missioni settoriali, come la recente in Tanzania, a cui la Farnesina spera di aggiungere iniziative analoghe anche in Camerun, Angola, Mozambico, Etiopia e Senegal – sottolinea Cestari – “batte” le stesse rotte di ItalAfrica che da anni ha sviluppato accordi di cooperazione in particolare in Tanzania, Zanzibar, Senegal, Mozambico, Angola, Sierra Leone.

Come ItalAfrica promuoviamo l’attività di partnership e investimenti delle nostre imprese nei Paesi Africani considerando da sempre il Mediterraneo allargato, uno spazio geopolitico essenziale per il ricollocamento di segmenti strategici delle catene del valore dell’industria europea. Stiamo dunque svolgendo un ruolo di facilitatori del dialogo tra le istituzioni, aprendo la strada a nuove opportunità di collaborazione e crescita reciproca, con un focus particolare sui progetti legati ai carbon credit ed energia rinnovabile.

I Paesi Africani – dice ancora Cestari – costituiranno sempre più un ponte fra l’Europa e il continente africano, che raggiungerà i 2 miliardi di abitanti entro il 2050 e ospita alcune delle economie con le più alte prospettive di crescita, in
cui abbondano risorse naturali, quali idrocarburi, minerali e terre rare.

L’esigenza che si pone in ogni caso per i prossimi anni e decenni, in un contesto globale sempre più multipolare – aggiunge Cestari – è che Europa ed Africa possano costruire un effettivo percorso di sviluppo comune, non solo attraverso l’interscambio di beni, ma anche di competenze professionali, know-how tecnico-scientifico, risorse finanziarie ed umane.

Condividiamo pertanto la strategia del Governo di rafforzare il mercato europeo e la sua competitività, con una forte sburocratizzazione e riduzione dei costi di produzione e dell’energia, oltre ad incoraggiare la Commissione Ue a espandere gli accordi di libero scambio.