Burundi

Panoramica

Il Burundi è un piccolo stato africano di 27.830 kmq di superficie e conta una popolazione pari a 11.875 millioni di individui.

Confina con il Rwanda a nord, con la Repubblica Democratica del Congo a ovest, e con la Tanzania a sud ed a est.

L’intero territorio del paese è costituito da un altopiano, con un’altitudine media di 1700 m. Il punto più alto è il monte Karonje (2685 m), situato a sud-est della capitale. A sud e a sud-est i bordi dell’altopiano scendono fino a circa 1300 m. L’unica area situata a meno di 1000 m di altitudine è una striscia di terra attorno al fiume Ruzizi(a nord del lago Tanganica), che forma la Albertine Rift, propaggine occidentale della Grande Rift Valley.
Il Burundi non ha sbocchi sul mare ed è un paese povero di risorse naturali. Anche il settore manifatturiero è poco sviluppato per cui la principale risorsa economica del paese risulta essere l’agricoltura, la quale viene distinta in agricoltura di sussistenza mais, miglio, sorgo, manioca, patate, legumi e agricoltura di piantagioni di caffè, cotone e tè. In particolare, il caffè rappresenta circa il 90% del valore delle esportazioni.

La domanda interne viene soddisfatta dai prodotti derivanti dall’allevamento e dalla pesca, quest’ultima praticata ancora con sistemi rudimentali.
Piccole quantità di oro e di tungsteno sono estratte nelle miniere di Muyinga .

Sono presenti piccoli impianti tessili e fabbriche di birra, sigarette, zucchero, calzature e cemento.
Il Burundi ha aderito alla Comunità dell’Africa orientale (EAC), che dovrebbe incrementare i legami per il commercio regionale.

Burundi

Geografia

Morfologia
Il Burundi si trova nella regione Grandi Laghi. L’intero territorio del paese è costituito da un altopiano, con un’altitudine media di 1700 m. Il punto più alto è il monte Karonje (2685 m), situato a sud-est della capitale. A sud e a sud-est i bordi dell’altopiano scendono fino a circa 1300 m. L’unica area situata a meno di 1000 m di altitudine è una striscia di terra attorno al fiume Ruzizi (a nord del lago Tanganica), che forma la faglia albertina, propaggine occidentale della Grande Rift Valley.

Idrografia
L’idrografia del paese è caratterizzata dalla sua appartenenza a due grandi bacini, quello del Congo e quello del Nilo. La parte centrosettentrionale dell’altopiano fa parte del bacino del Nilo tramite il fiume Ruvubu (chiamato talvolta Ruvuvu) che delimita per un tratto il confine fra Burundi e Tanzania per confluire poi nel fiume Kagera che a sua volta, dopo oltre 600 km di percorso, si immette nel lago Vittoria. Il Ruvubu, e in particolare il suo affluente principale, il Ruvironza, è considerato una delle sorgenti del Nilo.

Il resto del paese riversa le sue acque nel lago Tanganica che alimenta, tramite il suo emissario Lgukua, il fiume Lualaba, tratto iniziale del Congo. A sud, il confine con la Tanzania è delimitato dal fiume Malagarasi, mentre a nord un tratto di confine con il Ruanda è costituito dal fiume Kanyaru, più a est, sempre al confine col Ruanda si trovano i laghi di Cohoha e Rweru.

Il lago Tanganica, fra i più grandi laghi africani, segna il confine fra il Burundi e la Repubblica Democratica del Congo. La porzione di costa del Burundi è lunga circa 120 km e caratterizzata da sponde scoscese, il lago raggiunge profondità elevate già a pochi metri di distanza dalla riva. Solo nella parte settentrionale vi sono alcuni tratti sabbiosi derivanti da depositi alluvionali.

Investire in Burundi

Opportunità commerciali per le imprese italiane

Elevate opportunità di investimento presenta il settore agricolo, favorito da un terreno molto fertile e abbondanti piogge.
Le esportazioni in Burundi riguardano alcuni prodotti agricoli, quali: caffè, tè, cotone prodotti ortofrutticoli, (frutta tropicale, fiori recisi, ortaggi ed erbe aromatiche), lo zucchero, le bevande, il tabacco, canna da zucchero, pomodori e olio di palma.

In Burundi esiste però un’oggettiva difficoltà per la conservazione e il confezionamento dei cibi dovuta alla scarsa conoscenza dei metodi e alla carenza di tecnologie.
Il Burundi è ricco di giacimenti minerari e metalli preziosi.
Studi recenti confermano numerose riserve di nichel, cobalto, platino, ferro, titanio e vanadio.
Sono in corso programmi di agevolazioni e promozione degli investimenti al fine di rendere più sicuri ed attraenti gli investimenti nel Paese.

Contributo settore primario al PIL
50%
Contributo settore industriale al PIL
18%
Seconda riserva mondiale di Nichel (% sul totale)
6%

Industria e risorse estrattive

La tipologia tipica del settore industriale è principalmente quella dell’industria agroalimentare. L'industria è essenzialmente imperniata sulla trasformazione delle materie prime agricole. Il distretto di Bujumbura è il fulcro dell'attività industriale. Il settore industriale contribuisce per circa il 18% del PIL totale.
Si parla di trasformazione di caffè, tè, cotone, legno e oli commestibili. Ci sono numerose industrie di piccole dimensioni che producono oggetti di uso quotidiano come le scarpe, coperte, mobili, sapone, prodotti in metallo e insetticidi. Anche quello minerario è un settore chiave in Burundi, ma in qualche modo il suo potenziale non è stato ancora pienamente utilizzato.
Il settore edile costituisce un nuova prospettiva. Diversi progetti di costruzione sono stati avviati a Bujumbura. Il settore industriale ha subito un'ondata negativa durante la guerra con la conseguente irrogazione di sanzioni. In questo senso la crescita del mercato interno è stata ostacolata.Tuttavia non possiamo non considerare il fatto che la crescita del settore industriale dipende dalla disponibilità di infrastrutture poco sviluppate così come, dalla instabilità politica.
Il Burundi possiede numerosi giacimenti di minerali e metalli preziosi tra cui: nickel, rame, cobalto, platino, ferro di titanio e vanadio. Sono presenti anche grandi giacimenti di uranio, oro, petrolio, ossidi di terre rare, la torba, fosfati, piombo, ecc.

Agricoltura

L'agricoltura è il motore trainante nell'economia Burundese. Essa funge da stimolo per lo sviluppo industriale degli impianti in particolare delle infrastrutture energetiche, dei trasporti ma anche delle nuove tecnologie dell'informazione (TIC). Nel 2019 ha avuto un impatto del 28.9% sul PIL.

Settori in espansione

In espansione risulta essere anche il settore dei servizi con un impatto sul PIL del 47.94%

Il paese

Il Burundi è stato abitato fin dai tempi più antichi. Le prime testimonianze archeologiche datano ad un milione di anni fa. Ma le prime notizie storiche, supportate da fonti di letteratura orale, narrano della nascita del Regno del Burundi ad opera di Ntare Rushatsi presumibilmente attorno al 1680.
Nome completo: Repubblica del Burundi
Nome ufficiale: Repubulika y’Uburundi
Lingue ufficiali: Kirundi, francese
Capitale: Gitega
Superficie totale: 27.830 km² (23º)
% delle acque: 7.8%
Popolazione totale: 10.395.931 ab. (2019)
Densità: 373 ab./km²
Tasso di crescita: 3,104% (2012)
Nome degli abitanti: Burundesi
Valuta: Franco del Burundi
Codici ISO 3166: BI, BDI, 108
Prefisso tel.: +257
Sigla autom.: RU
Inno nazionale: Burundi bwacu
Festa nazionale: 1 luglio

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Informazioni importanti

Una legge sugli investimenti è stata approvata dal Parlamento. Oltre ai vantaggi tradizionali in materia di imposizione e di cambio, il codice prevede:

  • la Libertà di libera impresa;
  • la libertà di residenza e dei diritti di proprietà;
  • l’uguaglianza tra i cittadini e gli stranieri in termini di acquisizione della proprietà;
  • libero trasferimento di capitali, delle entrate e dei profitti;
  • la garanzia contro l’espropriazione e la nazionalizzazione illegale e arbitraria;
  • il riconoscimento della competenza del Centro internazionale per la risoluzione delle controversie, ecc.
 

Parallelamente è stato posto in attuazione un programma di investimenti per migliorare le infrastrutture di base, che andrà ad incrementare la posizione del paese nella graduatoria dei migliori siti riguardanti gli investimenti.
Questo programma prevedrà: un sostanziale accrescimento dell’offerta di energia con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di nuovi investitori ed il potenziamento e la riqualificazione delle strade che collegano i corridoi degli scambi commerciali tra il Burundi e i Paesi vicini.

Importante progetto è stato quello relativo alla linea ferroviaria che collega la Tanzania con il Burundi, che rappresenta uno sbocco importante per l’economia del paese, che non può sfruttare il commercio via mare.

 

Fino a poco tempo fa, il Burundi ha praticato un regime relativamente chiuso con scambi caratterizzati da alte barriere tariffarie e non tariffarie. Molte delle barriere non tariffarie sono state abolite nel 1990, mentre la struttura delle tariffe di importazione è stata rivista per la prima volta  nel 2003. In particolare con la riforma si è avuta la riduzione del tasso massimo tariffario dal 100% al 40%. Successivamente nel 2005 il tasso tariffario è stato nuovamente ridotto al  30%.

Il Burundi come membro della Comunità dell’Africa Orientale (East African Community – EAC), ha firmato un fondamentale protocollo volto ad istituire un’area di libero scambio tra i Paesi membri dell’Africa dell’Est, un vero e proprio mercato comune che entrerà in vigore a partire da luglio 2010.

Dal 1966 il Burundi è una Repubblica Presidenziale

L’attuale Capo di Stato e di Governo è il Presidente della Repubblica EVARISTE NDAYISHIMIYE

MINISTRI:

Vice Presidente: Prosper Bazombanza

Primo Ministro: Alain-Guillaume Bunyoni

Ministro della Difesa Nazionale e dei Veterani: Alain Tribert Mutabazi

Ministro dell’Interno, dello Sviluppo Comunitario e della Pubblica Sicurezza: Gervais Ndirakobuca

Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione allo Sviluppo: Albertt Shingiro

Ministro delle Finanze, del Bilancio e della Pianificazione Economica: Domitien Ndihokubwayo

Ministra della Giustizia: Jeanine Nbizi

Ministro dell’istruzione Nazionale e della Ricerca Scientifica: Gaspard Banyamkibona

Ministro della sanità pubblica e della lotta contro l’AIDS: Thaddèe Ndikumana

Ministro dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Allevamento: Dèo-Guide Rurema

Ministro delle Infrastrutture, delle Attrezzature e degli Alloggi Sociali: Dèogratias Nsanganiyumwami

Ministro dei Trasporti, delle Telecomunicazioni e del Commercio: Mme Immaculèe Ndabaneze

Ministro degli Affari della Comunità dell’Africa Orientale, della Gioventù, dello Sport e della Cultura: Ezechiel Nibigira

Ministra del Servizio Pubblico, del Lavoro e dell’Occupazione: Domine Banyankimbona

Ministro dell’Idraulica, dell’Energia e delle Miniere: Abraham Uwizeye

Ministra della Solidarietà Nazionale, degli Affari Sociali, dei Diritti Umani e del Genere: Imelde Sabushimike

Ministra della Comunicazione, delle Tecnologie e dei Media: Chantal Nijimbere

Il Sistema fiscale  si basa principalmente sulle imposte indirette, che rappresentano circa il 75% del gettito fiscale complessivo.
Le imposte indirette sono: 

  • la transazione fiscale (TT), che genera una notevole quantità di entrate per il governo, fissata al 17% (simile all’ imposta sul valore aggiunto) e che viene pretesa presso i valichi di frontiera;
  • l’imposta di servizio fissata al 6%.

Diverse da quelle sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta sulle società, nel paese vi sono anche imposte sulle importazioni, i beni e servizi:

Le importazioni sono tassate in quattro categorie:

  • 0% per i prodotti di base;
  • 5%, generalmente applicato sulle attrezzature;
  • 15%, applicato alle importazioni intermedie (semilavorati) e mezzi di trasporto di massa;
  • 30% applicato alle importazioni di consumo.

Oltre ai dazi di importazione, le importazioni possono essere sottoposte ad ulteriori tasse:

  • tassa di servizio del 6%.

Esiste poi l’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) pari al 18%.
Per quanto riguarda le imposte sulle esportazione sono pari a zero nominale.

In Burundi sono state create zone franche industriali con l’obiettivo di favorire le produzioni volte all’esportazione.
Gli incentivi all’investimento nelle zone franche comprendono gli alleggerimenti fiscali ovvero dispensa dal regolamento industriale, esonero dei diritti d’importazione ed esportazione, soppressione delle regole che esigono che gli investitori stranieri si associno a dei partner locali; garanzie nette contro gli espropri, assicurazione della sicurezza fisica e accesso  efficace alle comunicazioni e alla rete dei trasporti.

Importante è la ZES di Warubondo, i cui obiettivi sono:  stimolare la crescita economica; introdurre l’innovazione industriale nel paese; stimolare la ricerca e lo sviluppo; contribuire al trasferimento di tecnologia e alla crescita industriale; promuovere le esportazioni del paese; contribuire all’industrializzazione del paese; diversificare i prodotti di esportazione; attirare gli investimenti diretti stranieri e nazionali; aumentare le entrate fiscali; creare poli di competitività e crescita; migliorare il livello di vita della popolazione; e sviluppare opportunità di creazione di posti di lavoro.

Ogni individuo ha il diritto di proprietà. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per  un interesse pubblico nei casi e nei modi stabiliti dalla legge.

Il Burundi ha stipulato con l’Italia accordi per evitare la doppia tassazione.
Sono inoltre in vigore i seguenti accordi e trattati bilaterali: 

  • Accordo di COTONOU;
  • ICSID (arbitrato facilitato dalla Banca Mondiale);
  • Convenzione di New York sul riconoscimento e rafforzamento dell’arbitrato Internazionale
  • APE, Accordo di Partenariato  tra l’UE e la Comunità dell’Africa orientale

Il settore primario occupa oltre il 90% della popolazione attiva e fornisce quasi il 50% del PIL.
Le risorse minerarie sono scarse e poco sfruttate, ma la recente scoperta a Musongati di giacimenti di nichel potrebbe, nel breve periodo, modificare questa situazione.

AnnoProdotto Interno Lordo (PIL) (miliardi di dollari)
20102.03
20112.24
20122.33
20132.46
20142.71
20153.1
20162.96
20173.17
20183.04
20192.97
20203.01
20213.24